E' arrivata ad Ancona la Vergine delle rocce. Leonardo, la mostra al via sabato Gabriele Giangiacomi Corriere Adriatico, 12-OTT-2005
ANCONA - La "Vergine delle Rocce" è arrivata ad Ancona... La maggior parte delle opere che faranno parte della mostra "Leonardo, genio e visione in terra marchigiana" che comincerà sabato prossimo è già presente alla Mole Vanvitelliana. I giornalisti hanno avuto l'occasione di ammirare ieri mattina le opere tra cui lo splendido quadro "La Vergine delle Rocce" (Svizzera, Collezione privata, già Parigi, Collezione Chéramy) subito dopo l'apertura delle casse e sotto la supervisione di Giovanni Morello, uno dei curatori assieme a Carlo Pedretti. La mostra, promossa dalla Regione Marche, resterà aperta alla Mole Vanvitelliana finoall'8 gennaio 2006 e c'è da scommettere che saranno davvero tanti i visitatori che si recheranno alla Mole per poter ammirare le 22 opere esposte tra cui 14 tele in anteprima mondiale di Leonardo e dei suoi allievi: il ritratto dell'incantevole Maria Maddalena di Leonardo e Giampietrino, un'altra Maria Maddalena come opera rappresentativa del Giampietrino, un San Giovanni Battista, versione di Scuola del San Giovanni conservato al Louvre di Parigi e I Tre Santi Bambini di Bernardino De' Conti, opera che affronta il tema, inusuale e di indirizzo gnostico, di Gesù e del suo doppio. 10 le casse di legno arrivate lunedì scorso alla sede della mostra, che sono state aperte ieri alla presenza non solo del curatore Morello (tra l'altro presidente del comitato scientifico) ma anche di Marina Conti della Soprintendenza ai Beni artistici e storici di Urbino allo scopo di redigere il verbale dello stato di conservazione. Gli addetti ai lavori hanno provveduto con la cautela necessaria all'apertura della cassa contenente la celebre opera leonardesca la "Vergine delle Rocce" che è una terza versione del 1495-1497 oltre a quella presente al Louvre e all'altra conservata alla National Gallery. Questo capolavoro è stato ritrovato a Parigi nell'800 e dal 1990 è entrato a far parte di una collezione privata. A Pinin Brambilla si deve la sua restaurazione ad opera quindi dello stesso autore del lavoro di restauro del "Cenacolo" di Leonardo. "Questa tavola - ha detto Giovanni Morello - che è stata poi portata su tela, è una versione che sta a metà tra quella del Louvre e quella inglese come iconografia. Tra i manoscritti e le opere a stampa voglio ricordare il "Guerin Meschino" di Andrea da Barberino in cui c'è una descrizione dei monti Sibillini e per questo durante la mostra ci sarà una proiezione d'immagini a tema. Questa esposizione è stata organizzata in 3 mesi, a tempo di record quindi". Il famoso 'Codice del Volo' di Leonardo è arrivato da Torino nel primo pomeriggio di ieri mentre altre opere giungeranno ad Ancona tra oggi e domani.
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