FINANZIARIA.Tremonti: nessun condono www.ilgiornaledivicenza.it, 12/10/2005
FINANZIARIA. Il ministro parla al Parlamento. Il Polo ai suoi: disertate l’assemblea Anci
Il Tesoro: dubbi sulla «tassa sul tubo», bacchettate alle società elettriche Roma. Nella Finanziaria non ci sarà alcun condono. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti si impegna ad evitare sanatorie fiscali davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato durante l’audizione sulla manovra. E questo nonostante le richieste espresse fatte da esponenti della maggioranza sull’esigenza di «regolarizzazioni» e di «chiusure di sanatorie anche per il 2003». Tremonti apre però a una possibile modifica della tassa sulle reti energetiche, la «tassa sul tubo». Due, però, i paletti: il gettito deve rimanere lo stesso e anche la provenienza degli incassi. Mentre Comuni, Regioni e sindacati scaldano i muscoli della protesta - oggi è previsto un loro incontro per iniziative comuni - Tremonti illustra la manovra in Parlamento. E affronta molti dei nodi sul tappeto, come la fiscalità differenziata rispetto alle aree più sviluppate del Paese. «Dobbiamo superare», dice riferendosi all’ipotesi di un’Irap ridotta per il Sud, «le barriere di Bruxelles sulla fiscalità di vantaggio». Il deficit? «In questi giorni si sono diffuse voci di un deficit al 5,1, ma non corrispondono all’andamento dei conti». E gli obiettivi, in linea con le richieste Ue, sono «raggiungibili». La Finanziaria, intanto, si alleggerisce di alcune norme. Il presidente del Senato Pera ha stralciato quattro articoli, tra cui quello che prevede che la carta d’identità elettronica sia pagata dai cittadini. Sono quattro i rappresentanti del governo che si schierano contro il condono fiscale (Tremonti, Alemanno, La Malfa e Vegas), ma i parlamentari di An fanno pressing in direzione opposta. E nella maggioranza qualcuno osserva che «tutti dicono di no e poi in aula arriva l’emendamento». Quanto alla «tassa sul tubo», Tremonti lancia una stoccata alle società elettriche. «Escludo in assoluto un effetto sulle tariffe e a questo proposito mi permetto di notare che la dinamica delle tariffe dovrebbe essere fatta oggetto di una riflessione approfondita, perché mi sembra stiano crescendo. Credo ci sia ampio spazio per contenerle». Nonostante un taglio di oltre il sei per cento alle opere pubbliche, i costruttori dell’Ance giudicano positivamente la manovra: «È particolarmente positiva», dice il presidente Claudio de Albertis. I punti apprezzati dall’Ance riguardano in particolare la rivalutazione dei beni e delle aree fabbricabili, l’estensione a tutto il 2006 del provvedimento di agevolazioni fiscali, e la riduzione del cuneo contributivo. Si apre frattanto il fronte dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, in prima linea contro la Finanziaria di Tremonti: gli amministratori locali del Polo saranno invitati, dunque, a disertare l’assemblea annuale dell’associazione, in programma a Cagliari dal 19 al 22 ottobre.
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