E la Uil scende in campo a difesa di Guzzo 08-OTT-2005 il Giornale dì Napoli
POMPEI. «Nel Ministero per i beni e le attività culturali, dopo l'uscita di scena di Adriano La Regina, il Soprintendente di Pompei Pietro Giovanni Guzzo rappresenta il punto più alto in termini di preparazione e competenza tecnico scientifica e il suoi credito nel mondo accademico internazionale è unanima-mente riconosciuto», è una vera e propria levata di scudi in difesa del Soprintendente Guzzo quella del segretario generale della Uil Beni ed Attività culturali Gianfranco Cerasoli, all'indomani della visita degli ispettori ministeriali a Pompei. Cerasoli, che pure nel passato aveva criticato l'operato di Guzzo «senza mai mettere in discussione il suo essere dirigente dello Stato attento, rigoroso e onesto», ricorda che «da più giorni stiamo assistendo ad un vero e proprio assedio alla Soprintendenza di Pompei con la volontà di rappresentare il Soprintendente come l'artefice di tutti i problemi di un area che la Uil vuole difendere da chi è animato solo da biechi e loschi interessi che si potrebbero intrecciare con quelli della criminalità organizzata». «Di fronte al muro di legalità alzato dall'attuale gestione - continua la nota - si tenta di aggirare l'ostacolo proponendo lo smantellamento della Soprintendenza autonoma», ipotesi che la Uil respinge fermamente ricordando di essere schierata contro «il piano Martusciello (vice ministro per i beni e le attività culturali con delega per l'archeologia) che vuole trasformarla in fondazione». Per Cerasoli «Pompei rappresenta la pagina più avanzata del sistema di gestione dei beni Culturali del Paese».
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