MESAGNE: Proseguono i restauri a S. Maria degli Angeli A. G. 10/10/2005 La gazzetta del Mezzogiorno
Ad Ostuni si sta intervenendo nella bella chiesa degli ex Cappuccini
«San Lorenzo fuori le mura: nuove scoperte». L'iniziativa culturale, promossa dagli amici della biblioteca arcivescovile De Leo di Brindisi, dalla Società di storia patria per la Puglia e con il patrocinio della città di Mesagne, si svolgerà presso la biblioteca comunale mercoledì 12 ottobre, con inizio alle 18.30. Dopo i saluti del sindaco Mario Sconosciuto, interverranno la dott.ssa Manuela Andreano, la prof. Maria Grazia Falla Castelfranchi, ordinaria di storia dell'arte medioevale e storia dell'arte bizantina presso l'università degli studi di Lecce, e il prof. Giacomo Carito, direttore dell'ufficio beni culturali dell'archidiocesi di Brindisi-Ostuni. Coordinerà i lavori il dott. Domenico Urgesi, direttore della civica biblioteca «Ugo Granafei» di Mesagne. «Nell'occasione - spiega una nota - saranno offerte nuove proposte di lettura degli affreschi che sono in questa importante chiesa paleocristiana. La chiesa, come ebbe a scrivere Rosario Jurlaro, "nonostante le sue piccole dimensioni, ha un impianto basilicale a tre navate con abside triconca coperta a cupola nella parte centrale. La datazione di questo monumento va posta tra il VI e il VII sec. Questa chiesa può essere rapportata, per l'impianto planimetrico, ad edifici di culto di epoca paleocristiana tra cui anche la cappella di San Felice a Cimitile».
10/10/2005 OSTUNI Sono iniziati i lavori di ripristino e di restauro della facciata esterna della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, (ex chiesa dei frati Cappuccini), in via Rossetti e che si affaccia su piazza Italia e viale Pola. Un intervento improcrastinabile che interessa anche la parte adiacente e facente parte dell'ex convento che i frati occuparono sin dal 1585 (anno di edificazione del complesso architettonico) mentre tra gli anni ?60-90, quest'edificio fu trasformato per ospitare le carceri mandamentali. Per questa diversa destinazione, furono apportate delle modifiche strutturali che, nel tempo, hanno creato problemi di staticità. Per questi lavori, sia il parroco, don Domenico Melpignano, sia il Consiglio Pastorale, sin dall'anno scorso, hanno organizzato iniziative tese a far conoscere il restauro della facciata della Chiesa e la lunga storia del monumento. L'Amministrazione comunale ha destinato la somma di 5mila euro quale contributo per il restauro mentre il Consiglio pastorale e il parroco hanno lanciato un appello: «Le somme raccolte sono insufficienti a condurre a termine i lavori, tra cui gli imprevisti. É indispensabile che anche voi contribuiate, in base alle vostre possibilità, per la riuscita dell'impresa. Ci affidiamo al vostro buon cuore e all'amore che nutrite verso questa nostra e vostra Chiesa». É stato attivato il conto corrente postale (n. 63816631, intestato alla parrocchia) per raccogliere fondi. «L'Amministrazione ? ha sottolineato il sindaco, Domenico Tanzarella - ha sempre posto al centro della programmazione politico-amministrativa la decisa volontà di contribuire a valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale della città, nella convinzione che la cura dei monumenti e, più in generale, delle varie testimonianze del passato, sia la via obbligatoria per accrescere il livello della coscienza storica che ci rende artefici di un ricco avvenire. In virtù di tale scelta strategica, che assegna alla cultura un ruolo essenziale nella crescita civile della nostra Città, si ritiene qualificante contribuire, con i mezzi a disposizione, alla realizzazione del restauro e del ripristino della facciata della chiesa di S. Maria degli Angeli». La storia ci narra che il complesso rimase danneggiato dal terremoto del 20 febbraio 1743 e fu in gran parte ricostruito. La stessa chiesa pur conservando un'impronta cinquecentesca rivela i segni dei lavori settecenteschi negli altari, nel coro e nella volta. La facciata della chiesa è tripartita da lesene con al centro un portale con cornice lievemente aggettante. Sul muro laterale sono state collocate tre statue in pietra della fine del Cinquecento un tempo collocate in piazza San Domenico e formanti il Calvario unitamente ad una croce di ferro posta a ricordo di un celebre duello avvenuto nel Seicento tra il duca di Martina e quello di Noci, che vide soccombente quest'ultimo figlio di Giangirolamo Acquaviva noto come il «Guercio di Puglia». L'interno della chiesa è nel più sobrio stile dei padri cappuccini e presenta diversi altari in pietra risalenti al 1750 e la grande macchina dell'altare maggiore in legno con tre dipinti di pregio opera di un ignoto pittore. Altri tre dipinti si trovano situati nella navetta laterale mentre diverse statue lignee adornano le nicchie dei vari altari tra cui spiccano quella di S. Rocco, l'Immacolata, il Cristo Risorto. E lo storico Luigi Greco ricorda: «Tra la fine dell'800 e i primi del 900, il complesso è stato interessato dai lavori in muratura che hanno compromesso in modo serio la monumentale bellezza della chiesa e la conservazione dell'intera struttura. L'attuale parroco, don Domenico Melpignano, negli anni '90 dopo aver restaurato il campanile su progetto dell'arch. Giuseppe Melpignano, ha deciso di intervenire per ripristinare integralmente anche la facciata liberandola da ogni segno di alterazione delle linee architettoniche originarie. É opportuno che queste opeer si facciano».
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