Striano. Tesori sepolti, gli archeologi vogliono gli scavi Biagio Tanzarella Il Giornale di Napoli, 10 ottobre 2005
STRIANO. DOPO I RILEVAMENTI SUL SARNO L'ENTE DI POMPEI NON SI È ANCORA MOSSO. IL CONSORZIO TERRAMARE PROTESTA
STRIANO. Anche nel piccolo Comune della Valle del Sarno ci sono gli stessi reperti archeologici rinvenuti alla Longola, a Poggiomarino, nel villaggio definito la "Venezia protostorica". Studiosi, ma anche contadini e passanti, hanno ritrovato sulle sponde del fiume Sarno varie testimonianze: ceramiche, pezzi di ossa e di legno, bronzi. Precisamente il ritrovamento è avvenuto in località "Affrontata allo Specchio", sia nei pozzi che nel tratto che costeggia il fiume. Per questa ragione sarebbe necessario un saggio di scavi da parte della Sovrintendenza ai beni archeologici di Pompei. Ma l'Ente, benché sollecitato da mesi, tarda a indire una gara d'appalto. I rappresentanti di Terramare 3000, dunque,,che già si occupano del sito della Longola, stamattina andranno sul posto e chiederanno a gran voce che vengano effettuati i rilievi scientifici e gli scavi archeologici. L'iniziativa rientra nell'ambito delle giornate dedicate alla "Archeologia Ritrovata", organizzate dai Gruppi Archeologici d'Italia, col patrocinio del Ministero dei Beni culturali. Oltre che a Striano, gli attivisti di "Terramare 3000" andranno anche a San Marzano sul Sarno, dove pure si ipotizza la presenza di numerosi reperti. Spiega Linda Solino: «Sono le testimonianze che attestano la presenza dei Sarrastri, il popolo che ha abitato il fiume Sarno ben 15 secoli prima di Cristo per quasi un millennio. Siamo certi che il villaggio di Poggiomarino sia soltanto una piccola parte di un'area ben più vasta e ricca di reperti. Ma, purtroppo, i ritardi della Soprintendenza rischiano di vanificare il lavoro di tutti noi». Anche Felice Marciano, presidente della Pro Loco e del Centro Studi Storici Histricanum da tempo ha segnalato la presenza di questi reperti: «Come Centro Studi Storici abbiamo scritto una lettera ufficiale alle Istituzioni, per sollecitare un intervento e dei saggi di scavi. Si tratta di un tesoro che è necessario valorizzare adeguatamente». Gli archeologi che si occupano di questa zona da tempo ipotizzano, infatti, che il villaggio perifluviale scoperto casualmente a Poggiomarino e definito la "Venezia protostorica" sia soltanto una piccola parte di un più vasto sito, abitato dal IV al V secolo a. C. Appena pochi mesi fa un libro di uno storico locale, Salvatore D'Angelo ("La Sarno protourbana e perifluviale dei Sarrasti") ne parlava diffusamente. Per questo la manifestazione di questa mattina assume una particolare importanza. Parteciperanno anche i rappresentanti dell'amministrazione comunale di Striano.
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