PALERMO-SALVALARTE: Trentacinque tesori da scoprire. Visite guidate ai monumenti: LAURA NOBILE VENERDÌ 7 OTTOBRE 2005 PALERMO LA REPUBBLICA
Trentacinque tesori da scoprire. Visite guidate ai monumenti: parte il tour di "Salvalarte"
TRENTACINQUE tesori sparsi per la Sicilia, da visitare in 24 tappe: beni storico-artistici, monumentali o naturalistici da salvare o su cui accendere i riflettori, dibattiti aperti al pubblico e alle istituzioni sui temi della fruizione e della gestione. È appena ripartito e andrà avanti fino al 23 ottobre, il tour autunnale di «Salvalarte», la campagna per la sensibilizzazione e la tutela del patrimonio artistico organizzata come ogni anno da Legambiente Sicilia. Dall'area archeologica di Tindari alla città medievale di Montalbano Elicona, dalla Tonnara di Santa Panagia a Siracusa, la riapertura dopo vent'anni di palazzo Moncada a Caltanissetta, e quella del complesso monumentale del Duomo di Monreale, il programma di «Salvalarte» è fittissimo di appuntamenti con la storia e i paesaggi delle nove province siciliane. «Dopo le prime tappe dedicate alle Madonie in primavera e i convegni tenuti tra maggio e giugno — spiega Gianfranco Zanna, responsabile per i beni culturali di Legambiente Sicilia — Salvalarte ha accentuato il radicamento nel territorio. L'anno prossimo nasceranno campagne di sensi-bilizzazione dedicate ognuna a singole zone dell'isola, in diversi periodi dell'anno: stiamo studiando un tour dedicato alle tonnare e un altro sulla Val di Noto». Fino al 9 ottobre, intanto, le visite e di dibattiti di Legambiente alzeranno il sipario sui monumenti dei paesi disseminati lungo l'antica via Valeria, (una parte dell'attuale statale 113), che nel III secolo avanti Cristo, come strada carrabile, collegava Messina con Palermo. E allora oggi, la tappa è all'area archeologica di Tindari, con le sue grandiose cinta murarie, il teatro del IV secolo e L’antiquarium fino ai laghetti di Mannello. Domani, invece, si va al castello di Federico II d'Aragona a Montalbano Elicona e si visita il centro storico della città medievale e domenica a Messina, appuntamento al monastero di san Filippo di Agira, perorare le somme sul suo recupero. È un vero e proprio appello "naturalistico", invece, quello che sarà lanciato lunedì mattina a Nicolosi dalla sede parco dell'Etna: «Cerchiamo monumenti dellanatura», infatti è il titolo dell'incontro nato per segnalare e stilare l'albo delle piante monumentali o di interesse sociale (un esempio è "l'albero Falcone") sparse nell'isola. Nato da un'idea di Legambiente, l'albo è sostenuto dall'assessorato regionale ai Beni culturali con un apposito decreto. E sempre lunedì, a Casti glione di Si ci li a, si terrà un incontro sul patrimonio dei beni culturali della Valle dell'Alcantara, con le sue querce secolari, i castelli medievali di Francavilla e Castiglione di Sicilia, le necropoli greche vicino Giardini Naxos. Si cambia scenario dal 12 ottobre: la visita è fissata alla Tonnara sul promontorio di Santa Panagia, a nord di Siracusa, importante testimonianza di archeologia industriale i cui stabilimenti attuali si fanno risalire al Settecento. E poi, via via, a Noto, il 15, perii convegno al teatro Vittorio Emanuele sul «Futuro dei siti Unesco in Sicilia» e il 17 si riapre dopo vent'anni di restauri, palazzo Moncada, voluto nel 1650 da Luigi Moncada, principe di Paterno. L'ultimo scorcio del programma, a partire dal 18 ottobre, riguarda Palermo e Trapani. In città si comincia proprio il 18 a palazzo Montalbo, sede del Centro regionale per il restauro, con «Post nubila Phebus», in collaborazione con l'Arpa. Un convegno durante il quale sarà presentato l'interven-to conservativo effettuato dalla Soprintendenza di Palermo sui fronti seicenteschi dei Quattro Canti di città, attaccati dall'inquinamento atmosferico. Il 22 si visita il castello di Calatubo ad Alcamo e si chiude il23 ottobre con l 'apertura per un giorno, del complesso monumentale del Duomo di Monreale recentemente restaurato e un convegno sulla futura gestione e valorizzazione del sito: attualmente è un contenitore vuoto ma in futuro ospiterà mani-festazioni culturali. «Stiamo attivando la convenzione tra il Comune e la Soprintendenza di Palermo — spiega il sindaco di Monreale Salvatore Gullo — presto col 30 per cento degli incassi del chiostro renderemo agibile l'ingresso dello stesso chiostro, dal piano terra del dormitorio appena restaurato».
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