RESTAURI: Il Crocefisso di San Nicola presentato in San Gregorio (c.a.b.) SABATO 8 OTTOBRE 2005 LA REPUBBLICA, BARI
II colore della Passione rinasce il Cristo del '600 IL DELICATO corpo del Cristo crocefisso di San Nicola ha subito nel corso degli anni offese e mutilazioni che ricordano le torture che il Salvatore patì sul Golgota. Ma ora il restauro della scultura lignea, eseguito da Daniela Distefano sotto la direzione della soprintendenza ai Beni storico artistici, ha restituito a quest'opera l'originale pallore del sofferente incarnato, il primitivo candore del pe-rizoma ma anche alcune parti del corpo che erano andate perdute. Oggi l'opera, realizzata da un ignoto scultore meridionale del XVII secolo, verrà presentata al pubblico nella chiesa di San Gregorio a Bari vecchia. Alle 19.30, dopo la messa celebrata per l'occasione dal padre priore, Daniela Distefano illustrerà gli interventi davanti al crocifisso e accompagnando las piegazione con le foto del restauro finanziato dai Lions di Bari. I maggiori danni sono agli arti inferiori e dipendono dal fatto che il Crocefisso fu murato, dalle ginoc-chia in giù, in un altare della cripta di San Nicola. Nel 1954 passò nel portico dei Pellegrini quindi finì nei ma- tronei. Ora, perduta per sempre la croce, il Cristo (alto 155 centimetri, l'apertura delle braccia è di 140) ritrovala sua originale funzione: oggetto di devozione sull'altare di una chiesa, stavolta quella di San Gregorio. E ritrova un pubblico di appassionati di belle arti, che potranno soffermarsi sul colore del viso e del corpo, liberati dalle pesanti ridipinture e dai posticci innesti in cartapesta. Ma che potranno contemplare il bianco del panneggio. Impreziosito dal bordo in foglia d'oro. E bagnato dalle ritrovate gocce di Sangue della Passione.
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