Foreste sotto scorta Antonio Ranalli ItaliaOggi 8/10/2005
Cresce l'attività di controllo del corpo forestale dello stato. E sono in arrivo un ulteriore potenziamento del corpo e norme più stringenti a tutela dell'ambiente. Nel 2004 gli agenti hanno effettuato oltre 900 mila controlli, accertando 13.268 reati e 39.083 illeciti amministrativi. Attività che ha visto un incremento generale nei vari settori. La tutela della flora, infatti, è aumentata del 14,4%, il controllo dell'inquinamento del 10,7%, mentre la tutela della fauna è cresciuta del 6,7%. Occhi vigili anche sulla tutela del territorio (+5,1%) e delle aree protette (+4%). I risultati sono stati resi noti in occasione del 183° anniversario della fondazione del corpo forestale dello stato, celebrato ieri mattina a Roma, alla presenza del presidente della repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, del ministro per le politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno, del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, e dei ministri Rocco Buttiglione. Francesco Storace e Altero Matteoli. «Il corpo forestale dello stato opera con la cultura del fare e non dell'apparire», ha affermato il ministro per le politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno, «con un amore sincero per la natura e l'ambiente». Una realtà che secondo Alemanno «nessuna devolution può mettere in discussione. E l'accordo quadro raggiunto con le regioni sta a testimoniarlo. Sono stati riorganizzati gli uffici centrali del corpo ed è in corso l'equiparazione del corpo forestale con gli altri corpi dello stato». Il presidente della repubblica Ciampi, nel suo messaggio, ha ricordato come «diventa sempre più rilevante e insostituibile il ruolo svolto per il paese dall'istituzione, che, vigile custode del prezioso territorio nazionale, ha il merito di concorrere, con profonda passione, grande professionalità e forte motivazione, in maniera determinante allo sviluppo della cultura dell'ambiente». Attualmente la forestale conta su 9 mila unità operative e 1.150 comandi di stazione, alcuni dislocati in zone di montagna. Proprio per potenziare questa attività il ministro Alemanno ha annunciato che entro la fine dell'anno partiranno i corsi per 500 nuovi agenti, e a seguire quelli per 120 nuovi funzionali. Il ministro per le politiche agricole e forestali ha poi avanzato la proposta di elevare da sanzione amministrativa a reato penale i danneggiamenti commessi contro gli alberi monumentali, considerati parte del patrimonio archeologico monumentale e nazionale. «Attualmente, in mancanza di una legge di riordino nazionale», ha affermato Gianni Alemanno, «buona parte delle regioni si sono dotate di strumenti legislativi di tutela. Ma restano differenze tra le singole regioni, che vanno dalla definizione di albero monumentale all'organismo regionale che li deve censire, al regime sanzionatorio applicabile, tutti elementi che non permettono di garantire una reale salvaguardia delle piante». Anche il presidente della repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nel corso del suo intervento, ha espresso «pieno sostegno» alla legge di riordino proposta da Alemanno per tutelare gli alberi secolari. |