«Salviamo il Tellaro dalle trivellazioni non si ripeta lo scempio di Priolo e Melilli» B.T. Sicilia Siracusa, 06/10/2005
Sulle trivellazioni nel Tellaro, dopo le polemiche ed il decreto assessoriale, tutto tace. Dopo il «non voto» dell'aula di Palazzo D'Orleans, trincerato dal segreto dell'urna che ricaccia nel vuoto gli appelli e le richieste dei cittadini sull'autogoverno del territorio e la cui vocazione è turistica, ecco che i dirigenti della locale sezione dei socialisti democratici italiani rilanciano il problema sottolineando ancora una volta il no alle trivellazioni. «La Regione siciliana - sostengono i dirigenti dello Sdi - ha dato da una parte il via ad un processo parallelo di uso dei territori per la salvaguardia delle bellezze naturalistiche ed il riequilibrio del paesaggio, dall'altra le stesse aree possono subire l'onta della devastazione con campagne di trivellazioni per la ricerca di idrocarburi, e non di solo gas metano. La foce del Tellaro racchiude antiche vestigia ed il Val di Noto stesso, già patrimonio dell'Umanità, rischia di essere travolto dagli interessi di gruppi economici con la convivenza del Governo regionale e del Parlamento». Insomma le motivazioni portate avanti da coloro che sostengono la ricerca di idrocarburi sono a dir poco ovvie a difesa di una scelta che porterà soltanto sporcizia e non benessere. La zona industriale di Melilli e Priolo pagano oggi un prezzo enorme al boom economico degli anni '60 ed oggi rimangono solo nelle suddette zone i disastri ambientali oltre alla disoccupazione ed al costo per il risanamento. «Per questi motivi - concludono i dirigenti dello Sdi - siamo contrari alle trivellazioni nel Tellaro».
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