Una copertura in legno per la villa romana Walter Teti Centro Pescara, 06/10/2005
MANOPPELLO. Una copertura in legno per la villa romana che venne portata alla luce nel 1999 nella piana di Santa Maria Arabona. L'ambizioso progetto rientra nella seconda tranche di finanziamenti stabiliti dalla Sovrintendenza archeologica di Chieti, che aveva stanziato dal 2004 una somma di quasi 70 mila euro l'anno per tre anni consecutivi per il completamento degli scavi tesi a riportare alla luce tutte le bellezze di questo antico reperto.
«Di concerto con la Sovrintendenza», spiega l'assessore alla cultura Giovanni Terreri, «abbiamo deciso di dotare il sito degli scavi, attualmente contenente le fondamenta di una grossa villa di epoca romana, di una copertura in legno, in modo da proteggerla dalle intemperie e nello stesso tempo renderla visitabile al pubblico. L'idea è scaturita dalla considerazione che un tale reperto sia da valorizzare e rendere disponibile a un possibile circuito turistico che, oltre al percorso religioso, contempli anche quello storico e archeologico». Secondo l'archeologo della Soprintendenza teatina, incaricato di seguire i lavori, Andrea Staffa, «la villa di Manoppello costituisce uno dei rinvenimenti, che per antichità e pregio, è il maggiore finora individuato in tutta la provincia di Pescara». La villa, di estese dimensioni, risale al primo secolo avanti Cristo. I lavori per la costruzione della copertura lignea sono stati affidati alla ditta "Te kno Domus" di Poggio Marino (Napoli) e la gara d'appalto prevede la restituzione del cantiere entro un mese. «Perciò», riprende Terreri, «a breve avremo a disposizione un punto di riferimento importante per una tappa turistica che assume ancora più valore per il prossimo anno, il 2006, che sarà per la nostra città l'anno del lancio internazionale, con il richiamo di pellegrini che vorranno beneficiare dell'indulgenza plenaria concessa dal Papa per il cinquecentenario del Volto Santo. La nostra città sarà anche sede di una tappa del Giro d'Italia e dunque avremo un gioiello in più da mostrare ai nostri visitatori». Durante i primi lavori di scavo, nel sito della villa vennero alla luce anche altri reperti come utensili, mosaici e oggetti di vario genere, ora sotto la tutela della Sovrintendenza. Terreri intende riportarli a Manoppello per l'esposizione nel museo della "Casa di accoglienza".
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