GENOVA: Palazzo Reale raddoppia le sale e "apre" sul mare MICHELA BOMPANI 04/10/2005, La Repubblica, Genova
QUANDO la riqualificazione parte da un museo. Ci prova Pré, dove il prestigioso Palazzo Reale sta per cominciare i lavori [a dicembre) di espansione delle sale espositive, inglobando una palazzina incastonata in via Gramsci: e sarà la rivoluzione. Verrà infatti aperto un nuovo accesso al museo, angolo piazza Statuto. Così, da dicembre 2006, dal Porto Antico, basterà attraversare la strada, per varcare la soglia della dimora dei Savoia. Senza dover passare dall'ingresso principale, in via Balbi. Non solo, il direttore del museo, Luca Leoncini, ha un'agenda fitta: a cominciare da una visita (ex) reale. A dicembre, saranno infatti Emanuele Filiberto e la consorte ad inaugurare, dopo dieci anni di vicissitudini, l'appartamento del Duca degli Abruzzi, interamente ripristinato nelle sue dieci stanze. Con l'ultima franche di lavori da 500.000 euro, sono state ricostituite filologicamente le ultime tre stanze a sud, chiuse dagli anni Sessanta. L'apertura dell'appartamento del Duca coinciderà con l'inizio dei lavori di raddoppio del museo. Nelle sale ora occupate dalla Soprintendenza del Patrimonio, che delimitano il giardino, verrà ripristinata una Biblioteca con 6000 volumi: si tratta della collezione originaria del Palazzo. Venne dispersa, ma ricostruita puntualmente, e quasi interamente, da un privato. Che ora è pronto a venderla al museo. Poi, è già stata acquisita la palazzina che da piazza Statuto, in via Gramsci, sale su fino a quota del giardino del Reale: qui saranno allestite, in dodici mesi, nuovi spazi espositivi e soprattutto si aprirà il secondo ingresso al museo. In più, in via Balbi, accanto all'accesso principale, apriranno a giugno 2006 la caffetteria e il bookshop di Palazzo Reale, fruibili indipendentemente dalla galleria nazionale. «L'obiettivo è di riportare il palazzo allo splendore del Settecento, quando era uno dei motivi per cui si faceva un viaggio a Genova», spiega Luca Leoncini. Alla vigilia della rivoluzione, che riattiverà la presenza di visitatori in via Balbi ma soprattutto presso la nuova porta di Gramsci, Leoncini guarda al territorio: «II museo dovrà essere uno dei motori della riqualificazione». Non a caso sta lavorando ad una guida Sagep, di prossima pubblicazione, che s'intitola proprio "II borgo di Prè", una puntuale ricognizione storica del tessuto in cui dal 1643 s'incastona la reggia Balbi (poi Durazzo), che Carlo Felice trasformò in Savoia dal 1823. «Con i grandi epreziosi restauri del Comune — spiega Leoncini— questa zona sta rinascendo: sono ottimista, ma dobbiamo dare tempo al tempo. Immagino il quartiere di Pré fatto di tanti buoni ingredienti: gli studenti, il museo, l'università, il porto antico, e ovviamente l'integrazione». Con la supervisione del soprintendente ai Beni Architettonici, Giorgio Rossini, e del Direttore generale Liliana Pittarello, l'operazione Reale è dunque iniziata, nonostante l'imbuto della Finanziaria. L'appartamento del Duca degli Abruzzi, ricostituito nei più piccoli particolari, grazie anche al ritorno in via Balbi dei mobili originali (erano stati trasferiti in Prefettura, per arredare l'appartamento del Presidente della Repubblica) . Gli architetti Manuela Salvitti e Raffaele Colombo hanno ricavato due ulteriori sale espositive e firmato il progetto di caffetteria e bookshop: gli arredi saranno disegnati ad hoc dall'architetto Stefano Fera. Nonostante il crollo di visitatori, che ha investito tutta la città nell'estate 2005, il Reale può contare su una mediadi 40.000 ingressi l'anno:e Leoncini sta cucendo un calendario espositivo per un altro luogo affascinante del museo, il teatro del Falcone. Nel2006unamo-stra su Ippolito Caffi e, nel 2007, un'esposizione dedicata a Valerio Castello, curata con la soprintendente Marzia Cataldi Gallo.
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