Langhe e Roero pronti per i siti dell'Unesco Giornale Piemonte, 4/10/2005
Nasce il gruppo di lavoro che elaborerà il progetto per sostenere l'ammissione Sarà costituito nei prossimi giorni un gruppo di lavoro per portare avanti il progetto della candidatura del territorio di Langhe e Roero come patrimonio mondiale dell'Unesco.
Passi avanti a favore della candidatura del territorio di Langhe e Roero come patrimonio mondiale dell'Unesco. Il presidente della Provincia Raffaele Costa ha incontrato ieri i rappresentanti delle città di Alba e Bra e la Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte per proseguire il confronto già avviato lo scorso anno. Erano presenti anche i consiglieri regionali Alberto Cirio e Mariano Rabino che hanno assicurato il sostegno della Regione. Nelle prossime settimane sarà costituito, poi, un gruppo di lavoro in preparazione alla riunione operativa di Torino prevista per novembre. «Abbiamo registrato una grande adesione - spiega il presidente Costa - da parte di tanti soggetti e ci auguriamo di concludere con successo l'iter procedurale. È un progetto a cui teniamo molto e che potrebbe coinvolgere anche altre aree del Piemonte caratterizzate dalla presenza di un territorio vitivinicolo di eccellenza». «Si tratta di una risposta verso lo sviluppo sostenibile - ha aggiunto il sindaco di Alba, Giuseppe Rossetto - e un obiettivo strategico per tutta la provincia di Cuneo anche per il vantaggio socio-economico che ne potrà derivare». Il progetto, da presentare al ministero dei Beni Culturali, prevede l'inserimento delle Langhe nella lista dei siti da proporre all'Unesco. Il primo passo è quello di entrare nella lista propositiva. Ciò costituirebbe già un primo passo ed un riconoscimento nazionale di notevole valore e il coronamento di una crescita ambientale, naturale, artistica. La trafila è lunga e complessa perché occorre dimostrare che il territorio di Langhe e Roero dispone di assolute caratteristiche di eccellenza e unicità, un ottimo stato di conservazione e un forte e reale interesse da parte del territorio. Oggi l'Italia conta su 39 siti già iscritti nell'elenco Unesco, mentre 45 sono i siti contenuti nella lista propositiva. Ogni anno, a seguito d'accordi internazionali, l'Unesco accoglie da tutto il mondo 45 nuovi siti: di essi è previsto che soltanto due siano italiani. Ciò nonostante, buone possibilità di riuscita sono state ventilate da Emanuela Zanda, responsabile della direzione regionale beni culturali e dalle colleghe della Soprintendenza Beni Architettonici e per il paesaggio di Torino. «I paesaggi vitivinicoli - ha precisato Zanda - potrebbero conquistare una buona posizione nella candidatura anche per il loro significato culturale, artistico, letterario e architettonico. Andranno coinvolte anche altre zone vitivinicole del Piemonte, non necessariamente contigue, ma che possano rappresentare un unicum. Il comitato di indirizzo dovrà dettare le linee guida, a cui seguiranno le indicazioni concrete del gruppo di lavoro tecnico». Al dibattito sono anche intervenuti oltre a Cirio e Rabino, anche l'assessore provinciale Giovanni Negro e l'assessore di Bra, Michelino Davico.
|