Siena. Colpo grosso a Villa Brandi. Blitz dei predoni d'arte Nazione – Carlino – Giorno, 3 ottobre 2005
Furto. Trafugate di notte a Siena dieci tele del Seicento
Ingente il valore dei dipinti II museo era stato aperto solo due settimane fa e raccoglieva opere donate al Comune nell'88 'Lavoro' su commissione: catalogati e fotografati tutti i quadri scomparsi Ma qualcosa ha disturbato i ladri durante il raid
SIENA — Furto di opere d'arte dalla villa che Cesare Brandi, uno dei massimi esperti dell'arte di fare restauro, aveva donato alla sua morte al Comune di Siena. Sono state trafugate dieci tele del Seicento, tutte raffiguranti battaglie. Il valore dei quadri trafugati è ingente. Pezzi importanti di un patrimonio che conta numerose opere e che solo due settimane fa era stato aperto al pubblico. E' la notte tra venerdì e sabato quando la banda, con il favore delle tenebre, arriva fino allo splendido edificio immerso nelle campagne senesi. Si tratta, senz'altro, di professionisti. Disattivano il sistema d'allarme tagliando con sapienza i fili, sapendo perfettamente dove bisogna mettere cesoie e mani per finire il lavoro. E non si preoccupano così più di tanto del custode che abita poco distante e che non sente nulla di ciò che sta accadendo. Con una scala raggiungono una finestra al primo piano e allargano le stecche della persiana. Agiscono con molta calma. Hanno studiato alla perfezione il colpo e sanno che a quell'ora da quella strada non passa mai nessuno. Sanno anche cosa rubare. Fuori c'è già qualcuno che pagherà fior di quattrini pur di avere quelle tele. Sono quadri inventariati, catalogati e fotografati. Non sono destinati al commercio, più verosimilmente finiranno in casa di collezionisti privati. E mentre i ladri sono ancora all'interno della villa gli eventi precipitano. La calma con la quale fino a quel momento avevano agito viene bruscamente interrotta da qualcosa (o qualcuno?). Fatto sta che fuggono precipitosamente tanto che lasciano tracce indelebili del loro passaggio. Con il mezzo con il quale sono arrivati fin là, pare un camion, buttano giù una grossa colonna che si trova al lato del cancello di ingresso e nell'urto il mezzo perde uno specchietto retrovisore. Abbandonano all'interno della villa anche parte delle tele già staccate e gli arnesi usati per forzare la finestra. La maldestra fuga di fatto farà scoprire il furto parecchio prima di quanto era stato previsto. Un imprevisto che ha in parte vanificato il colpo. Sono alcuni abitanti della zona ad allertare, sabato mattina, la polizia municipale. Si rendono subito conto vedendo l'antica colonna a terra che era accaduto qualcosa. L'allarme rimbalza e in breve a villa Brandi è un sopraggiungere dei carabinieri e della scientifica. Raccolgono numerose tracce sulle quali lavorare per riportare «a casa» ciò che lo studioso senese, nato nel 1906 e morto nel 1-988, aveva raccolto con amore nella sua vita. Poi alla fine aveva lasciato il suo intero patrimonio all'amministrazione comunale di Siena perché tutti potessero godere di quelle opere.
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