CALABRIA: Una grande sinergia per il turismo Giornale di Calabria.it, 1° ottobre 2005
Iniziativa dell’Amministrazione comunale di Scalea che vorrebbe coinvolgere i comuni compresi tra Tropea e Maratea
SCALEA. Un “Sistema turistico locale” che coinvolga i comuni della fascia tirrenica delle province calabresi di Cosenza e Vibo Valentia, ma anche Maratea, nella vicina Basilicata. Promotrice dell’iniziativa è l’amministrazione comunale di Scalea che, con il sindaco Mario Russo, insieme agli altri enti locali, vuole contribuire in modo radicale allo sviluppo e alla qualificazione turistica.
“I territori del Tirreno Cosentino, dell’area di Tropea e Maratea, sono sotto l’aspetto turistico i più dinamici ed a maggiore potenziale dell’intera fascia litoranea - spiega Russo - in particolare, il riconoscimento nell’area di riferimento, di un Contratto di Programma denominato “Tirreno Sviluppo”, sottolinea l’unitarietà e la capacità di coordinamento progettuale nell’ambito dell’idea condivisa dai comuni e delle relative strategie espresse.
In questo quadro territoriale ed economico d’insieme, la legge sulla “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, si presenta come un’importante opportunità da cogliere a livello locale per dare un colpo di acceleratore al processo di sviluppo, in un ambito territoriale particolarmente vocato al turismo. Con la Legge 135 - sottolinea ancora Russo - si è definito formalmente il “Sistema turistico locale” come un nuovo modo di gestire il territorio, superando i localismi e le frammentazioni esistenti, in una logica di rete e di integrazione tra il turismo, l’ambiente, i beni culturali e tutte le altre attività produttive ed economiche ad esso connesse”.
Il sindaco di Scalea evidenzia un passo della legge nella quale si sottolinea che “gli enti locali o soggetti privati, singoli o associati, promuovono i sistemi turistici attraverso forme di concertazione con gli enti funzionali, con le associazioni di categoria che concorrono alla formazione dell’offerta turistica, nonchè con i soggetti pubblici e privati interessati”. “Il sistema turistico locale - afferma Russo - è quindi creato attraverso un modello concertativo tra una molteplicità di attori: enti locali (Comuni, Comunità Montane, Province), soggetti privati (imprese turistiche, operatori turistici, enti funzionali (Camere di commercio, Università, Istituti scolastici. Enti Parco), associazioni di categoria (organizzazioni di imprenditori, associazioni di agricoltori e di artigiani, collegi di operatori, ecc.) e, inoltre, tutti i soggetti pubblici e privati che siano portatori di interessi specifici”.
L’obiettivo di un sistema turistico locale, aggiunge, “è quello di qualificare l’identità di un territorio che abbia requisiti di omogeneità, in una logica di distretto e di filiera in cui sono comprese strutture ricettive e per il tempo libero, beni culturali ed ambientali, produzioni tipiche ed artigianato. In tal modo può essere fornita un’offerta integrata dei valori locali e migliorata l’intera potenzialità del territorio, attraverso forme di concertazione”.
Poi il sindaco Russo spiega il perché dell’iniziativa: “L’ambito territoriale di cui il Comune di Scalea vuole farsi promotore può essere individuato correttamente nel “Sistema turistico locale” per proporsi alla Regione Calabria e Basilicata, in quanto organo di coordinamento e di programmazione in tema di turismo, per l’avvio delle pratiche e dei necessari espletamenti di legge al fine del suo riconoscimento”. Ma, ecco le finalità del Sistema turistico locale che potrà senz’altro contribuire a: meglio utilizzare ampie risorse disponibili non ancora valorizzate; ridurre la frammentazione dell’offerta: mancanza di coordinamento fra gli imprenditori turistici sia orizzontale che verticale, cioè sia fra offerte analoghe che fra offerte diverse; eliminare la carenza dell’offerta in molti settori (sia di ricettività che di servizi); eliminare la stagionalità con conseguente politica dei “prezzi alti”, spesso “alternata” per aree; ridurre l’incomunicabilità fra le diverse aree: montana e collinare a livello di offerta e quindi di domanda; far crescere la domanda nazionale ed internazionale di turismo rivolto al mare, alla collina ed alle aree protette; accedere alle risorse previste dalla legge 135/2001; incidere positivamente sull’ambiente; diventare un territorio pilota dello sviluppo turistico sostenibile e di elevata qualità. Attraverso la Conferenza dei sindaci del Pit 1, composta da 14 sindaci dei Comuni dell’area, i territori hanno espresso la volontà di promuovere e attuare tutte le procedure necessarie alla definizione, istituzione e creazione del Sistema Turistico Locale denominato “Alto Tirreno Cosentino”: “un progetto di sviluppo locale, basato sulla propria identità, estremamente positivo per lo sviluppo globale del territorio”.
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