CORREGGIO: Palazzo Contarelli riapre le porte www.emilianet.it 28 sett 2005
CORREGGIO (RE, 28 set. 2005) - Si riapriranno le porte di un palazzo amato dai correggesi e collocato nel cuore del centro storico, il settecentesco Palazzo Contarelli, posto all'angolo tra corso Mazzini, davanti al municipio, e via Antonioli. L'edificio è di proprietà demaniale e in stato di parziale abbandono.
Il Comune di Correggio ha definito infatti con l'Agenzia del Demanio la concessione in affitto per sei anni dei locali attualmente liberi al piano terra del palazzo, compresa l'area del cortile (l'edificio ospita tuttora alcuni negozi e una banca).
Il palazzo rientra nel patrimonio indisponibile vincolato dello Stato ed è quindi inalienabile. Si tratta di un primo importante passo, che permetterà ai correggesi di tornare in contatto con un pezzo di storia della città: prima, settecentesca abitazione della famiglia Contarelli (Caterina donò alla città l'orfanotrofio femminile, ora istituto scolastico), poi Casa del Popolo, poi teatro delle prime uccisioni squadriste(ne porta la lapide), poi Casa del Fascio, sede amministrativa e chiuso dal sisma 1996, pur se messo in sicurezza con interventi a tetto e pavimenti, cofinanziati dalla Regione.
L'obiettivo e la speranza dell'Amministrazione comunale è di riuscire a definire un accordo con l'Agenzia del Demanio per la concessione d'uso di tutto il palazzo per un numero di anni sufficiente a motivare gli investimenti necessari al pieno recupero dell'intero stabile, la cui superficie complessiva è di 17.500 metri quadrati.
Per quanto riguarda i locali al piano terra presi in affitto, l'intenzione del Comune in primo luogo è di recuperare e aprire al pubblico due spazi: un infopoint sulle opportunità turistiche e commerciali della città in via Antonioli (ex edicola) e una sala mostre ed esposizioni d'arte su Corso Mazzini, andando a liberare i locali del Comune già impegnati per questo utilizzo al piano terra del palazzo municipale di fianco all'Urp.
E' in fase di predisposizione il progetto di recupero degli spazi presi in affitto, che dovrà avere il beneplacito della Soprintendenza. Venerdì 30 settembre in consiglio comunale, verrà presentato, all'interno della variazione di bilancio, un impegno di spesa di 150mila euro, per il contratto di affitto (17mila euro annui) e per i lavori di ripristino. L'intenzione è di arrivare all'apertura al pubblico di questi due spazi nel corso del 2006.
La soddisfazione dell'Amministrazione. "Credo che quel palazzo vada riconsegnato alla città nella sua bellezza _ afferma il sindaco Marzio Iotti _ E' uno degli edifici più interessanti del centro storico, un palazzo del Settecento di grande qualità, anche se purtroppo ora in grave stato di degrado, soprattutto all'interno, ed è in una posizione strategica. Un edificio talmente importante che tutte le amministrazioni che si sono succedute hanno cercato di restituirlo alla città, cosa finora impraticabile per i costi e per l'indisponibilità. Oggi si apre questa possibilità di riaverlo e utilizzarlo per usi pubblici. Stiamo lavorando con l'Agenzia del Demanio per verificare la possibilità di una concessione d'uso a lungo termine dell'intero palazzo".
Sull'utilizzo dei locali, l'assessore alla promozione del territorio e alla cultura Ilenia Malavasi commenta con soddisfazione: "Per prima cosa avremo in pieno centro storico un punto di informazione turistica e commerciale, del quale Correggio ha assoluto bisogno. In secondo luogo allestiremo uno spazio espositivo che dovrà dare risposta alle diverse esigenze del nostro paese, mostre, letture, musica, arte, esposizioni di vario genere, in base alle richieste delle associazioni, dei singoli cittadini che si occupano di arte, cultura, hobbistica e collezionismo. Il nostro obiettivo è di redigere al più presto un calendario annuale di iniziative, coinvolgendo la società civile ed associazionistica correggese, con cui inaugurare questo nuovo spazio ridonato alla città."
Cenni storici. Palazzo Contarelli fu eretto nel 1762 per volontà di Francesco e Giovanni Battista Contarelli. L'incarico fu affidato all'architetto Francesco Cipriano Forti che riadattò un antico palazzo della famiglia e quattro edifici adiacenti. Negli anni 1935-36 fu restaurato dall'ingegner Guido Tirelli di Reggio Emilia, cui si deve ad esempio il cancello in ferro battuto. Nella seconda metà dell'Ottocento con l'estinzione della casata il palazzo passò alle Opere Pie di Correggio. Acquistato da una Società cooperativa di matrice socialista divenne Casa del Popolo, appellativo con il quale il palazzo è noto tra le persone più anziane. Una lapide ricorda il sacrificio dei due socialisti Agostino Zaccarelli e Mario Gasparini, assassinati dai fascisti il 31 dicembre 1920. Riadattato a Casa del Fascio, nel secondo dopoguerra, divenuto di proprietà demaniale, è stato destinato a usi molteplici, uffici finanziari statali, scuola superiore, banca, che hanno determinato la trasformazione della struttura interna (tamponamento del porticato interno).
Cenni architettonici. Il palazzo presenta diversi motivi di interesse: dal portale d'ingresso, al cortile a doppio loggiato, all'atrio con scalone barocco a colonnati e balaustre. La parte del palazzo su Corso Mazzini è porticata con cornici a bugnato. Di notevole interesse è l'avancorpo centrale del palazzo, che presenta un maestoso portale, fiancheggiato da mensoloni che sorreggono un balcone con balaustra sul quale si apre il finestrone centrale. Il cortile era in origine porticato sui tre lati, a colonnato. Gli ambienti interni al palazzo conservano alcuni elementi dell'originale decorazione settecentesca. Nella volta dello scalone si trova un bell'affresco, allegoria di maniera tiepolesca su temi patriottici, realizzato negli anni Venti. Alcuni saloni testimoniano i fasti del palazzo.
Il terremoto. A seguito del terremoto del 15 ottobre 1996 la Regione Emilia Romagna ha cofinanziato interventi pubblici e privati per la riparazione con miglioramento sismico. Nell'edificio è stato realizzato un intervento che ha interessato la riparazione e il miglioramento delle strutture, ad eccezione di alcune parti.
http://www.emilianet.it/database/emilianet/emilianet2.nsf/articoli/2BBA95C9DB6804C8C125708A004ED72D?OpenDocument
|