Parco del Foro Italico, prima firma Carlo Santi Messaggero – Roma, 29/09/2005
Il Foro Italico diventerà la più grande palestra di Roma. L'operazione restyling per il recupero e la valorizzazione dell'area, autentico parco dello sport, è stata ufficializzata ieri con la firma del protocollo d'intesa tra il Comune, il ministero dei Beni culturali, la Regione Lazio e la Coni Servizi. Un impegno economico quantificabile, ha spiegato Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Coni e amministratore delegato della Coni Servizi, in un centinaio di milioni di euro e con un giro d'affari annuo quasi identico. Il progetto prevede un'affluenza raddoppiata al Foro Italico passando dagli attuali 2,6 milioni di frequentatori ogni anno (compresi ovviamente gli spettatori dell'Olimpico) a 5 milioni senza dimenticare i 400 nuovi posti di lavoro. Palestre per il fitness, piscine (sette in totale, due coperte e cinque scoperte), otto campi da tennis, tre piste di atletica, lo stadio Olimpico, il nascente Museo dello sport, ottanta tra negozi, bar e ristoranti, anche un mini lido sul Tevere (si chiamerà Marina Tevere), parcheggi per altre mille autovetture. Tutto questo sarà ospitato dal "parco". «Modernizzeremo la zona - ha spiegato il sindaco Veltroni - nel rispetto dell'impianto architettonico esistente, quello nato nel 1928. Il Foro Italico diventerà una delle quattro cittadelle sportive insieme a Tor Vergata dove nascerà il Palazzotto, all'Eur, dove allargheremo le strutture, e a Ostia dove c'è la Stella Polare ma anche gli impianti della guardia di finanza. E' la dimostrazione che Roma è una città che ama lo sport». Il primo cittadino ha ricordato gli eventi ospitati, i recenti Europei di volley maschili, i prossimi Mondiali di nuoto nel 2009, la possibilità di avere gli Europei del calcio del 2012 e i Mondiali di volley. Non ha trascurato, Veltroni, il 2016, data olimpica. «Vorremmo i Giochi. E' dal 1997 che la questione è aperta in città. Le strutture ci sono, noi siamo pronti». L'operazione Foro Italico per certi versi è già partita, in particolare con il circolo del tennis mentre la ristrutturazione dei campi e del Centrale in vista degli Internazionali sarà completata per la prossima edizione. Per gli altri progetti del parco servirà tempo: nel 2007 ci saranno i bandi di gara mentre a maggio 2006 la conferenza dei servizi definirà ogni particolare fissando i vincoli. «Rispetteremo tutto - ha chiarito il presidente del Coni, Gianni Petrucci - e non costruiremo certo dei supermercati nell'area». Un parco decisamente interessante per lo sport in un' area superba, bella, che la Coni Servizi ha intenzione di utilizzare al massimo proponendo ai cittadini la possibilità di fare sport, ma un progetto con qualche perplessità. Si parla di circolo del tennis in un'area, quella di Roma nord, che offre già moltissimi circoli dislocati sul Tevere; si costruiscono palestre per il fitness, sport salutare che si rivolge ad una fascia di età che non è esattamente di chi comincia l'agonismo. A Roma la domanda di sport pei certe fasce di età, parliamo dei giovanissimi, è ingente e il nascente parco del Foro Italico non propone troppo per loro. La richiesta di sport da parte di ragazzi e ragazze, che per certi aspetti può essere definita emergenza, non può essere risolta così. Il Foro Italico diventerà, a regime, un grande ed esclusivo circolo sportivo, un'operazione validissima sotto il profilo commerciale. Roma si accinge ad ospitare i Mondiali di nuoto nel 2009, quasi certamente gli Europei del calcio tre anni dopo e intanto si lancia per ottenere le Olimpiadi del 2016. Sotto questo aspetto la riqualificazione del Foro Italico è perfetta. Roma però spera di risolvere al più presto la questione del rugby. Il Sei Nazioni ha portato visibilità ma soprattutto soldi mentre non è ancora sorta una struttura pubblica adeguata per i giovani. C'è poi di risolvere la questione dell'atletica cercando di rimettere in ordine tutti gli stadi romani.
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