Roma, ore 9.30: prove d'attacco Davide Desario Messaggero – Roma, 29/09/2005
Lunedì la simulazione di tre attentati in Centro Serra: «Un'esercitazione vera, non una fiction» Il prefetto: «Ci saranno disagi, ma è il prezzo da pagare per il bene di tutti. Individueremo così i punti critici della macchina dei soccorsi»
Se vi aspettate volti tumefatti, corpi insanguinati, urla e vetri infranti, resterete delusi. Perché a Roma la simulazione di attentato terroristico non si trasformerà in un reality show. «Non sarà un film ma una simulazione vera e propria - ha ripetuto con decisione il prefetto di Roma Achille Serra che ha seguito da vicino anche la prima esercitazione del 23 settembre a Milano - Noi non truccheremo nessuna comparsa. Le esplosioni saranno vere nel rumore ma non negli effetti. Bruceranno delle macchine e il fuoco sarà reale». A due mesi dagli ultimi attentati di Londra, per la Capitale è finalmente arrivata la vigilia dell'esercitazione. Il D-day, coordinato dal Ministero dell'Interno, è stato fissato per lunedì 3 ottobre: né un sabato con gran parte degli uffici chiusi, né un mercoledì con tutte le attività a regime. La "prova" prevede tre attentati nel centro di Roma, uno dopo l'altro: al Colosseo, all'interno della stazione Repubblica della linea A della metropolitana e un autobus che percorrerà corso Vittorio tra piazza Navona e Campo de' Fiori. «I cittadini devono sapere che il prossimo 3 ottobre in centro potranno esserci dei disagi consistenti - ha detto il sindaco Veltroni - E' giusto che si facciano per la sicurezza dei cittadini come è stato già fatto nelle altre capitali europee». «Il nostro intento è quello di trovare i punti di criticità, capire dove possano sorgere problemi e ostacoli soprattutto nel soccorso dei cittadini -aggiunge Serra -. Perché, ci tengo a sottolinearlo, in caso di attentato i magistrati saranno subito avvertiti (ci sarà un pool di pm indicati dal procuratore capo che seguirà l'evolversi della situazione da un ufficio predisposto in procura o nelle unità di crisi) i cadaveri saranno spostati dal luogo dell'attentato e i feriti soccorsi negli ospedali o, se necessario, nelle tendopoli». davide.desario@ilmessaggero.it
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