La statua in bronzo da domenica in Sicilia - Dal Giappone a Mazara il Satiro torna a casa 28/09/2005, La Repubblica, Palermo
FINITA la tournée, il Satiro rientra a casa proprio nel momento in cui quest'angolo di Sicilia è una vetrina internazionale. Il viaggio di ritorno è già organizzato: il 30 settembre la preziosa statua attribuita a Prassitele riapproda dall 'expo Aichi a Roma, e poi ancora prosegue per la Sicilia: il 2 ottobre arriva a Mazara del Vallo, dove poi dovrebbe essere posta nuovamente in mostra a partire dal 4 o dal 5 ottobre. La sede è sempre quella dell'ex convento di Sant'Egidio, dove la statua di bronzo è stata collocata dopo il restauro. Insieme alla scultura sono in mostra alcune anfore ripescate nella zona di Trapani,e altri reperti minori, tra le quali alcune colonne tortili e una iscrizione punica. All'ingresso, una foto degli anni Trenta racconta la città di Mazara del Vallo. Il Satiro ha una storia affascinante: ripescato sette anni fa dal peschereccio Capitan Ciccio nelle acque del Canale di Sicilia, è rimasto per quattro anni «nascosto» nelle sale dell'Istituto del Restauro di Roma: qui la I statua, ripescata dalle reti I dopo una secolare permanenza nelle profondità del mare è stata sottoposta a una serie articolata e complessa di interventi: endoscopie, prelievi, laser, bisturi, microfrese. Al termine del restauro, nel 2003, la statua è stata esposta nella chiesa, adesso trasformata in museo del Satiro. Il Satiro poggia su una base antisismica, intorno alla quale è possibile camminare per avere una visione completa dell'opera. I capelli mossi dal vento, la gamba piegata in un estatico passo di danza, il corpo perfetto avvitato su se stesso in un movimento avvolgente: la scultura è senza dubbio una punta di eccellenza della creatività antica, tanto datar sbilanciare alcuni studiosi nell'attribuzione di una mano d'artista d'eccezione: Prassitele. Il «ripescaggio» casuale ha fatto anche accendere la speranza di poter recuperare altre opere. Infatti con molta probabilità il Satiro faceva parte di un gruppo scultoreo formato da satiri e menadi, intenti in una danza orgiastica. La speranza degli studiosi è di poter recuperare altri elementi scultorei, che al momento potrebbero ancora danzare in fondo al mare. p.n.
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