Più sicurezza per i tesori dell'arte. Furti in calo nel 2005, più esposte restano le chiese Vittorio Nuti Il Sole 24 Ore, 26 settembre 2005
II mercato dei falsi non accenna a diminuire L’ultimo intervento è di pochi giorni fa, a Roma: il ritrovamento, su segnalazione «confidenziale» di un informatore, dei frammenti della fontana della Navicella, al Celio, "amputata" da vandali a metà settembre e ora nelle mani dei restauratori. « II bilancio. Un esempio di come operano gli uomini del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale dei Carabinieri, che quest'anno potrebbero registrare un'incoraggiante diminuzione dei furti di opere d'arte: dai 1.293 complessivi del 2003 ai 481 segnalati al primo semestre 2005 (si veda la tabella sotto). Se i prossimi mesi confermeranno il trend dell'ultimo periodo, il bilancio d'attività del reparto che tiene sotto controllo i giacimenti d'arte del Bel paese sarà tutt'altro che deludente. Soprattutto se la voce "furti in chiese e luoghi di culto", dopo i 515 casi registrati nel 2003, i 464 del 2004, e i 193 a giugno 2005, si mantenesse sotto quota 400. Un segno che il progressivo adeguamento dei sistemi di sicurezza nelle chiese (da sempre un fronte scoperto per numero e valore dei tesori posseduti) rilanciato in occasione del Giubileo del Duemila inizia a dare buoni frutti. Alla particolare "densità" di opere d'arte si deve invece la localizzazione territoriale dei furti. Le Regioni più frequentate dai ladri d'arte risultano infatti, in termini di denunce presentate, il Piemonte, la Lombardia e il Lazio. Quasi fisiologico poi, il numero di furti nei musei pubblici comunque in calo negli ultimi anni: 8 nel primo semestre 2005 rispetto a 13 del 2004 e 16 de 2003. Si tratterebbe, invece, d un piccolo record se i musei ecclesiastici confermassero l'assenza di furti di due anni fa. * Lotta comune. Buoni risultati dunque, il cui merito non è sole del Nucleo dei Carabinieri (braccio operativo, in quanto organo d diretta collaborazione, del ministero dei Beni culturali), ma è anche frutto del coordinamento con le altre Forze dell'ordine, dell'accresciuta attenzione alla protezione passiva delle opere d'arte ( dall'elemento deterrente rappresentato dalla magistratura, che negli ultimi anni ha posto la tutela del patrimonio tra le priorità della propria attività. Alla sinergia di questi tre fattori è dovuto anche il calo, ipotizzabile per il 2005, dei trafugamenti di oggetti artistici destinati all'esportazione. I furti in ribasso sono soprattutto quelli dei libri antichi, degli oggetti di ebanisteria, della grafica d'arte e delle sculture. E questo nonostante negli ultimi anni sia aumentato, in Italia e all'estero, un certo tipo di collezionismo privato, che si affida sempre più a mercanti d'arte improvvisati, i quali non sottoscrivono nessuna certificazione di garanzia per le opere di provenienza illecita. * Commerci illeciti. Connesso ai trafugamenti anche uno dei fronti più battuti dagli uomini del Nucleo patrimonio artistico: la commercializzazione delle opere d'arte di provenienza illecita. Traffico sommerso, indotto da una forte domanda alimentata da privati, collezionisti ufficiali e musei, capaci, quando non trovano l'oggetto del desiderio sul mercato ufficiale, di allargare la ricerca al mercato illecito, che "drena" opere false, rubate, illecitamente importate, alienate, vincolate o scavate clandestinamente. Ed è nei confini di questo mercato che i Carabinieri realizzano la maggior parte dei cosiddetti recuperi d'arte, magari a distanza di anni dal furto, con interventi nel mondo degli intercettatoli, degli appassionati d'arte, del collezionismo più o meno legittimo e dell'antiquariato. In testa, negli ultimi anni, soprattutto le monete antiche e i dipinti, e questo anche per la facilità di smercio. • I falsi. L'allargamento del mercato dei collezionisti improvvisati e la maggiore attenzione e tutela, anche normativa, che circonda oggi l'arte autentica, ha portato, quasi per reazione, ad allargare l'attività dei falsali, di cui sono state individuate 1.626 realizzazioni nel 2003, 2.374 nel 2004 e 1.456 nel primo semestre del 2005.
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