I tecnici del Tesoro al lavoro per riscrivere quasi completamente la Finanziaria Paolo Russo La Gazzetta del Sud, 25 settembre 2005
Sarà cestinata la bozza di siniscalco: addio al tetto di spesa al 2% - Si torna a parlare di condono fiscale per il 2003
ROMA – Week end di lavoro al Palazzo dell'Economia dove i tecnici stanno lottando contro il tempo per mettere insieme i tasselli della manovra che il governo deve varare entro cinque giorni.
«In attesa che torni Giulio Tremonti stiamo già lavorando al testo della Finanziaria», conferma il suo vice, Giuseppe Vegas. Che rivela: «qualche indicazione il ministro ce l'ha data». E una farà piacere ai bot-people naufragati nei vari crac, da Parmalat a Bond argentini, passando per Giacomelli e Cirio. Vegas dice che l'idea è quella di un rimborso, non generalizzato, ma uno sgravio fiscale sulla quota rimborsata. Non sarà un granché ma i risparmiatori truffati apprezzeranno. E poi sarà un modo per battere nuovamente il tasto dell'omessa vigilanza da parte di Bankitalia. Accusa mossa da Tremonti a Fazio già nel 2003. Il ministro ha dato più di una indicazione agli uomini della Ragioneria, che hanno già riposto nei cassetti la bozza Siniscalco. Ecco allora rispuntare il libretto di risparmio per i neonati. Per ogni nato in nuclei familiari con reddito non superiore a 45 mila euro arriverebbe un contributo di 2.500 euro accreditati sul baby-libretto. Che sarebbe svincolabile solo al termine delle elementari e remunerato con il rendimento dei Btp quinquennali, maggiorato dello 0,30%. Per gli studenti universitari con reddito familiare inferiore a 15.000 euro è invece in arrivo un contributo ad hoc.
Dall'Irap verrebbe tagliato l'80% del costo del lavoro, con esclusione di banche e assicurazioni. Per le spese in ricerca Tremonti pensa invece ad una esenzione totale. Il trattamento fiscale verrebbe comunque differenziato per favorire le imprese del Sud.
C'è poi l'idea lanciata dall'Udc, ma subito accolta con favore dal Premier e dallo stesso titolare dell'Economia, di far pagare allo Stato i libri scolastici. Il bonus potrebbe essere limitato alle famiglie svantaggiate.
Il problema resta come reperire le risorse per finanziare queste ed altre operazioni. Anche perché quasi certamente sparirà la regola del 2%, introdotta lo scorso anno da Siniscalco per porre un freno alla spesa delle pubbliche amministrazioni.
Ha funzionato poco e sarà probabilmente sostituita con meccanismi di controllo della spesa più mirati e selettivi, che vadano a colpire solo le voci di spesa cresciute di più. I margini di azione per il ministro dell'Economia restano dunque stretti. Alla tassazione delle rendite finanziarie Tremonti continua ad essere contrario. Nessun veto è stato invece pronunciato in merito alla proposta lanciata dal responsabile fiscale di An, Maurizio Leo di varare un maxi-concordato con adesione di massa per il biennio 2003-2004. Una ciambella di salvataggio per i contribuenti che porterebbe alle casse dello Stato tra i due e i tre miliardi di euro. Ma nella maggioranza c'è chi sta già lavorando al condono fiscale vero e proprio per il 2003, ultima annualità rimasta scoperta dopo la raffica di sanatorie degli ultimi anni. Tremonti si dice contrario ma in molti ipotizzano un blitz parlamentare dell'ultima ora per introdurre il “tombale”. Intanto la Ragioneria ha iniziato a passare al setaccio le consulenze di enti e ministeri. Sarebbero ben 350 mila, alcune strapagate. Molte verranno depennate. Intanto il ministro del Welfare, Roberto Maroni, che è spesso andato a braccetto con Tremonti, detta la sua ricetta: seria lotta al sommerso («che vale 350 miliardi») oltre che all'elusione fiscale e mobilità nel pubblico impiego. Martedì il governo dovrebbe presentare alle parti sociali una nuova bozza di finanziaria. Probabilmente si discuterà su una copertina. Ma il seguito, dicono a via XX settembre, è già tutto nella testa.
(domenica 25 settembre 2005) |