Venezia. Lastra di vetro e difesa dell’insula, mese decisivo per San Marco A. Zo. Corriere del Veneto, Venezia e Mestre 14/1/2021
Da un lato la barriera di cristallo provvisoria che impedirà all’acqua di entrare all’interno della Basilica «per scavalco» dalla piazza. Dall’altro l’operazione di impermeabilizzazione dell’intera insula, che dovrebbe essere risolutiva. Entro fine mese si dovrebbero tirare le fila per la difesa di San Marco, che nonostante l’attivazione del Mose in ottobre resta il «punto debole» della città dal punto di vista delle maree, visto che viene allagata anche a quote basse, intorno ai 90 centimetri: ben sotto quella operativa delle dighe mobili (110) e ancor più quella provvisoria in questi primi tre mesi (130). L’hanno ribadito ieri mattina nella settima commissione (Beni culturali) del Senato il dirigente del Provveditorato alle opere pubbliche Francesco Sorrentino, responsabile unico del procedimento dell’intervento sull’insula, e la soprintendente Emanuela Carpani.
Il progetto complessivo è in dirittura d’arrivo. Dopo che il definitivo aveva avuto l’approvazione di tutti – dalla Soprintendenza alla Salvaguardia, così come il mondo ambientalista – le imprese Kostruttiva (attraverso la consorziata Mate) e Thetis stanno finendo quello esecutivo, che sarà analizzato dal comitato tecnico del Provveditorato il 27 gennaio prossimo. La speranza è quella che ci sia un immediato via libera, per avviare i cantieri già a inizio febbraio. Si tratta di una serie di interventi diffusi, non solo sui canali di scolo, ma anche con sovralzi e ripari. Il costo è di circa 39 milioni e il primo stralcio è già finanziato con 12 milioni. «La copertura - ha reso noto Sorrentino - potrà essere effettuata con la rimodulazione delle economie fatte dal Cvn sugli oneri finanziari». «Siamo alla stretta finale, grazie all’impegno nostro e del Provveditorato - esulta Devis Rizzo, presidente di Kostruttiva - Ora auspichiamo che i due progetti vadano di pari passo anche nell’esecuzione». Carpani ha infatti spiegato che entro fine mese dovrebbe arrivare anche il via libera definitivo da parte del ministero dei Beni culturali alla barriera di vetro, che circonderà la Basilica dal lato della piazza e che costa tre milioni di euro. «Porterà la protezione della Basilica oltre i due metri di marea - ha spiegato Carpani - È temporanea e assolutamente necessaria, e non deve esserci alcun dubbio». Il dossier è sul tavolo dei comitati tecnico-scientifici del Mibact, che già avevano approvato una prima versione, bocciando invece la revisione dello studio Boeri, che prevedeva un leggio di metallo come abbellimento.
Il proto Mario Piana ha invece parlato di un terzo progetto che, seppur meno costoso (630 mila euro), è fondamentale per difendere l’abside della chiesa: proprio da qui entro l’acqua nell’ottobre 2018: «Il progetto esecutivo è all’attenzione della Soprintendenza e partirà non appena ci saranno le autorizzazioni - ha detto Piana - auspicabilmente nel periodo estivo, per concludersi ad agosto-settembre». «Cercavamo risposte e tempi certi, io vorrei vedere documenti e progetti», ha chiosato la senatrice Orietta Vanin (M5s), che aveva chiesto l’audizione. |