Stella Cervasio La Repubblica - Napoli 13/1/2021
A vederlo, l’occhio che è solito assuefarsi al degrado, sembra non svelare nuovi guai. A guardarlo meglio, il piazzale del belvedere di San Martino ha un aspetto più brutto e cattivo. Poi si mette a fuoco ed ecco: alle travi in legno del puntellamento che gli esperti del presepe di San Gregorio Armeno avrebbero fatto, loro sì, a regola d’arte, si è aggiunta una transenna, dalla parte opposta, a sbarrare la balaustra, pericolante. È così da un anno. Ma nessuno è intervenuto. La parcellizzazione delle competenze e delle proprietà dei siti monumentali napoletani rende nebulosa ogni risposta su chi debba intervenire. Le condizioni meteo, il tempo che passa, le piogge incessanti rendono tutto più precario: il legno marcisce, il tufo s’intride, i calcinacci si sbriciolano. Dei beni culturali di Napoli ci si accorge per la nuova colorazione: reti verdi ovunque e transenne arancioni in cielo e in terra. Napoli così ridotta. Il piazzale era una terrazza sul resto della città, l’affaccio sul “plastico” di Partenope, un panorama mozzafiato. Se i vedutisti l’avessero scorta in questo stato, non avremmo alcuni tra i più suggestivi dipinti della storia dell’arte. https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/01/13/foto/napoli_allarme_per_il_piazzale_di_san_martino_balaustra_pericolante_e_transenne_intervenite_-282274437/1/
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