Scuola: Settis, maggior presidio contro degrado delle coscienze 13:13 (AGI) - Roma, 7 gen. -
“La reintroduzione dell’Educazione Civica è una buona notizia, purché non si faccia sottraendo ore ad altre discipline (in particolare la Storia). E purché la si faccia bene". Lo afferma Salvatore Settis, archeologo, storico dell'arte e membro dell'Accademia dei Lincei, in un'intervista a Orizzonte Scuola, nella quale sottolinea la necessità di inserire l'educazione all'ambiente e al paesaggio nei percorsi di Educazione Civica a scuola. "Paesaggio - spiega - è l’equilibrio fra natura e cultura. Fra spiagge, monti, colline, pianure come furono un tempo e come sono ora, popolati di città, di villaggi, di cascine. Ogni paesaggio ha la sua storia: fatta di creatività e di distruzioni (guerre, terremoti, barbarie); di meraviglie e di errori. Questa diversità rispecchia quel che siamo (come il volto di ciascuno è ‘lo specchio dell’anima’): perciò ognuno ha il paesaggio che si merita. L’Italia - prosegue Settis - fu il ‘giardino d’Europa’, dove 'l’architettura è una seconda natura, indirizzata a fini civili' (Goethe). Prima al mondo, ha posto la tutela del paesaggio tra i suoi principi fondamentali (Costituzione, art. 9). Ma a questi valori siamo sempre meno fedeli. Quale paesaggio lasceremo alle generazioni future?". “La scuola - avverte Settis - è il maggior presidio contro il degrado delle coscienze. E gli insegnanti sono, o dovrebbero essere, a guardia dei valori costituzionali. Primo punto perché ciò avvenga, la consapevolezza che per tramandare dei valori bisogna conoscerli intimamente”. (AGI) NOC
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