BOZZOLO. Dovrebbe svolgersi a fine gennaio l’incontro che il sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio, e quello di Calvatone, Valeria Patelli, avevano chiesto, assieme al presidente del consorzio di bonifica Dugali, Alessandro Bettoni, alla Sovrintendenza, per verificare i margini di intervento in merito ai necessari restauri dei ponti storici Locarolo di Bozzolo e Sant’Andrea a Calvatone.

I due manufatti sorgono sul canale Tagliata nell’area di competenza dei Dugali, l’uno in territorio di Calvatone e l’altro, il Locarolo, a Bozzolo. Qui il canale si getta nell’Oglio, mentre sugli argini scorre la Greenway, una autostrada ecologica per pedoni e ciclisti che dal Tonale va al Po.

Su ambedue i ponti è stato interdetto il traffico se non per veicoli ciclopedonali procurando non pochi problemi agli agricoltori che premono sulle amministrazioni comunali a loro volta ormai impegnate nella ricerca di fondi (poco più di un mese fa la visita dell’assessore regionale Fabio Rolfi ai due manufatti).

Finalmente la Regione ha stanziato 400mila euro per la sistemazione dei due ponti, utilizzando risorse previste per gli interventi di mitigazione delle situazioni di emergenza idrica e di difesa idrogeologica del suolo. Ora, però, la parola passa alla Sovrintendenza, dato l’indubbio valore storico e paesaggistico. Il ponte di Sant’Andrea è detto comunemente anche romano, richiamando l’insediamento archeologico di Bedriacum. Il ponte Locarolo è stato conosciuto ai più grazie alle riprese del film “Novecento” di Bertolucci. Lo si vede nella scena in cui la cavalleria si confronta con i contadini. Le prime testimonianze di un ponte in quel posto risalgono al Cinqcento. Prima in legno, nel 1912 fu rifatto in ferro su progetto dell’ingegner Fausto Beccari. L’intenzione è di costruire un ponte nuovo con una portata più ampia, mantenendo quello originale come monumento storico e testimonianza.