Firenze. E nel palazzo storico spuntò senza permesso la porta dorata Antonio Passanese Corriere Fiorentino - 26/11/2020
In Lungarno Acciaiuoli c’è una vetrina che brilla più delle altre. È quella di un piccolo negozio, occupato fino a qualche mese fa dal Papiro, che ha l’ingresso completamente rivestito d’oro senza, pare, aver informato il proprietario dell’immobile. Un pugno nell’occhio se raffrontato alle attività che gli sono vicine, una di oggettistica e l’altra di abbigliamento, che hanno utilizzato materiali e colori più sobri e in linea con quelli della strada. La vetrina «incriminata» oltretutto, si trova in un contesto unico: si tratta di uno dei più bei palazzi ottocenteschi di Firenze, Altieri, con il retro che dà sulla canonica dell’antichissima chiesa dei Santi Apostoli e su piazzetta del Limbo. Sembra che nel fondo dorato (anche l’interno, da quello che è dato vedere, è tutto tappezzato d’oro) debba installarsi presto una nuova attività di pelletteria. «Per quelle vetrine che mal si sposano con la strada e la sua architettura è stato chiesto un permesso specifico? Hanno avuto una deroga? — si chiede chi denuncia lo scempio — Non bisognerebbe seguire un disciplinare in tutto il centro storico? Il Comune non sembra essersene accorto ma la soprintendenza che dice?». |