Firenze. Sammezzano è sempre il luogo del cuore. Ma ancora non si intravede un futuro Edoardo Semmola Corriere Fiorentino - 24/7/2020
Ancora migliaia di voti. Oggi, come nel 2016, il Castello di Sammezzano a Reggello è sempre al primo posto tra i «Luoghi del cuore» del Fai. Nonostante la situazione sul cambio di proprietà non si sblocchi da anni, asta dopo asta, continua a essere in cima alle preferenze ogni biennio di votazioni per il censimento dei luoghi da salvare bandito dal Fondo Ambiente Italiano.
Siamo a metà strada nelle votazioni dell’edizione 2020 — c’è tempo fino al 15 settembre — ma il castello «orientalista» dove Matteo Garrone ha girato il suo «Il racconto dei racconti» risulta ancora primo in tutto il territorio nazionale con 13.479 voti. Segno che né i due comitati promotori, «Savesammezzano» e «FPXM», né la testimonial Irene Grandi, né soprattutto le migliaia di cittadini preoccupati che quel gioiello architettonico si trasformi definitivamente in un rudere, intendono abbandonare la battaglia. Anzi.
Ma nonostante vinca a mani basse da anni il censimento, il Fai e Intesa Sanpaolo non hanno mai potuto procedere allo stanziamento dei fondi per il recupero perché non c’è ancora ombra di un nuovo proprietario che, dopo aver reso fruibile al pubblico il bene, possa metterlo in condizioni di venire finanziato. Infatti il Fai può «premiare» solo luoghi accessibili al pubblico. La presidente toscana del Fondo, Rosita Galanti Balestri, si dice «molto contenta dei risultati raggiunti dalla Toscana che premiano sei luoghi del cuore», ovvero l’abbazia di San Galgano, la Villa Medicea Ambrogiana a Montelupo, la Stazione Marconi a Coltano (Pi), le terme del Tetuccio a Montecatini (Pt), il chiostro di Buggiano Castello (Pt) e il cammino di Santa Giulia (che collega Livorno con Brescia, una new entry), oltre a Sammezzano. Tutti luoghi che sono stati oggetto delle giornate Fai di primavera e autunno e di visite dedicate per gli iscritti. Tutti ben posizionati in questa classifica —San Galgano è 14esima — a livello nazionale.
Ma niente batte per interesse pubblico il Castello di Sammezzano, storica tenuta di caccia medicea acquistata nel Seicento dagli Ximenes D’Aragona. Da quando è stata trasformata con caratteristiche «moresche» — nel corso dell’Ottocento — è diventata un unicum «non solo in Toscana ma addirittura a livello mondiale» racconta la presidente. Tanto che oggi il castello è «considerato uno dei sette monumenti con più bisognosi di restauro a livello europeo» dall’Associazione Europa Nostra. E corre il rischio di un «degrado totale».
La proprietà, Sammezzano Castle srl, l’ha messa all’asta. La prima si è svolta nel 2015, un’altra nel 2017 con la vittoria di una società degli Emirati Arabi per 15 milioni di euro, acquisto poi invalidato dal tribunale. Un’altra ancora nel 2019, anche quella arenata. E nel frattempo il castello è rimasto in stato di grave abbandono privo di tutti gli arredi storici, dei vetri a molte finestre, lacerazioni sul tetto. Sono state rubate anche le statue del parco. |