Sfrattato il club della mala movida Antonio Passanese Corriere Fiorentino - 1/7/2020
Santo Spirito, il museo Casa Guidi ascolta i residenti. Che esultano: grazie.
Per anni è stato la croce dei residenti. E alcuni di loro si sono perfino trasferiti lontani dall’Oltrarno perché provati dalle tante notti passate senza dormire o al telefono con le forze dell’ordine. Il Club Disagio (di nome e di fatto) di via Mazzetta ha chiuso definitivamente i battenti, e chi ha avuto la sfortuna di abitarci vicino ora canta vittoria.
«Dobbiamo ringraziare il museo di Casa Guidi per questa liberazione, visto che le denunce, gli esposti, le petizioni che abbiamo organizzato in questi anni non sono serviti a nulla — si sfoga Maria Vannello, anima di molti comitati del rione di Santo Spirito — Via Mazzetta era diventata un ricettacolo di ubriaconi e maleducati che da tarda notte si ritrovavano di fronte al locale per far baldoria».
Il Museo Casa Guidi proprietario dell’immobile che da otti anni ospitava in affitto il club, ha infatti deciso di realizzarci un bookshop e un bar per i visitatori del museo. Ma la pandemia e il conseguente lockdown hanno bloccato, per ora, i progetti dei nuovi proprietari che invece vorrebbero condividere quegli spazi con i fiorentini e i turisti. Oltretutto, sembra che sui gestori del club pendesse anche uno sfratto per morosità, chiesto al Tribunale di Firenze per un anno di mancate pigioni.
«Sono stati otto anni di lotta durissima — dice chi vive in via Mazzetta — Ora le cose sono molto migliorate e finalmente possiamo tenere le finestre aperte anche di notte, cosa assolutamente impossibile da fare fino a qualche mese fa». Va detto, infine, che il Disagio, nel luglio del 2019, a causa dei rumori molesti dei suoi frequentatori era stato oggetto di un’ordinanza del sindaco Dario Nardella che ne aveva ordinato la chiusura dalle 22 alle 6. |