Roma. Concerti e cene in terrazza: così rinasce l'Istituto d'Arte Fabio Isman Il Messaggero, Roma, 6/9/2005
L'Accademia di via di Ripetta apre un ristorante per autofinanziarsi, gestito da studenti: inaugurazione il 14
Una terrazza a via di Ripetta, dove godere di concerti jazz e cene, con i brani, e i piatti, ispirati a dipinti antichi e famosi; un maître che si chiama Franco Berdini, artista innamorato della cucina; uno spazio all'aperto, che finora era abbandonato, da utilizzare come ristorante (il servizio ai tavoli è garantito dagli studenti, cui andranno tutti i proventi dell'iniziativa), come "sala" - sotto le stelle - per incontri e conferenze, cinema, o biblioteca di riviste d'arte, poiché esse saranno tutte disponibili; da dove poi raggiungere, per visitarli, gli studi di celebri artisti e docenti, come Pericle Fazzini, Venanzio Crocetti, o Gino Bonichi, passato alla storia come Scipione: l'Accademia di Belle Arti, il "ferro di cavallo" costruito - per volere di Gregorio XVI Cappellari - da Pietro Camporese nel 1845, si rinnova e si apre al pubblico. «Arte in terrazza, che è il nome scelto per l'iniziativa, è anche un modo per aiutare i nostri 1.800 studenti, di cui 300 stranieri, visto che le risorse a nostra disposizione sono sempre troppo esigue», spiega il direttore, Gaetano Castelli: uno degli scenografi più noti in Europa (tra il tanto che ha fatto, il Festival di Sanremo, qualche Fantastico e Furore in tv; ha esordito con Antonello Falqui, e tenuto a battesimo soubrette come Heather Parisi e Loretta Cuccarini), docente per 35 anni, e ora chiamato alla direzione per «chiara fama». «Con i fondi che se ne ricaveranno, si potranno istituire delle borse di studio, finanziare viaggi d'istruzione, e molto altro ancora; anche perché il luogo potrà essere affittato per serate particolari, cene, occasioni sociali», aggiunge. Per l'inaugurazione, il 14 settembre, Franco Berdini, che ha partecipato a Biennali veneziane ed espone dal 1965, ed alla sua attività artistica ha sempre affiancato anche una ricerca culinaria particolarmente originale, ha preparato un menu che nasce da tre dipinti di Paul Gauguin (Natura morta con prosciutto), Umberto Boccioni (Natura morta - Cocomero), e Annibale Carracci (Il mangiafagioli); e il successivo concerto - anch'esso solo ad inviti - seguirà la contemporanea proiezione d'altri grandi capolavori («si tratta di un complesso che mette in musica i quadri, da Giotto a Kandinskij», dice Castelli). L'apertura continuerà per tutto settembre; poi, nei week-end d'ottobre (anche con una forma di riscaldamento); quindi riprenderà a primavera. Un'anteprima del luogo, il 13 settembre, sarà un incontro con 60 artisti cinesi, ospiti del nostro Paese. L'Accademia prevede anche di isolare lo spazio del "ferro di cavallo", su via di Ripetta, con una cancellata, per riacquistare uno spazio «da usare il collaborazione con i 350 studenti del liceo artistico»; e, al Mattatoio, do ve sarà la sua futura sede, sta allestendo due capannoni, pronti l'anno, prossimo: poiché lo spazio, nella sede storica, ormai non basta più. Il rilancio e l'apertura dell'Accademia al grande pubblico derivano anche dal dinamismo del suo nuovo presidente, il banchiere Gianfranco Imperatori, da sempre impegnato nel campo dei beni culturali: «Dobbiamo creare», spiega, «le condizioni perché i nostri studenti possano esprimere la loro creatività nelle varie discipline, anche perché la cultura rappresenta una grande occasione di crescita e di sviluppo; per questo sono stati creati anche un comitato scientifico, ed uno d'onore, che assisteranno gli organi dell'Accademia, nell' identificare le linee strategiche di un'istituzione che è tra le più antiche al mondo». L'Accademia, tra il vasto emiciclo che le fa d'ingresso, come anche al Liceo artistico, una piccola arena estiva già ricavata nel cortile, e la splendida terrazza che finora era del tutto inutilizzata, riconquisterà così degli spazi di assoluto prestigio, vicino a un prossimo polo museale (l'Ara Pacis nella versione Meier), e in un luogo tra i più frequentati della città. L'Istituto, continua Castelli, «conserva bellezze e curiosità incredibili, finora troppo poco note e forse troppo sottovalutate; gli Studi delle varie discipline, per esempio, d'ora in poi potranno essere visitati ogni fine settimana, ed esporranno anche i lavori dei nostri studenti». Per colpa dei regolamenti, e delle autorizzazioni, tuttavia, i piatti serviti, anche quelli più elaborati ed ispirati dai dipinti più famosi, potranno (almeno per adesso) essere soltanto freddi; pazienza: non si può sempre avere tutto, vero?
IL COMITATO SCIENTIFICO Dallo scultore Kounellis al premio Oscar Ferretti I direttori delle maggiori Accademie straniere che hanno sede a Roma hanno accettato di far parte dei nuovi Comitati di quella delle Belle Arti, la quale intraprenderà quindi più stretti rapporti con l'Accademia tedesca, e quelle d'Egitto, Spagna e Belgio, con l'American Academy e la British School, con la Japan Foundation. Ancor più popolato di nomi famosi è il Comitato scientifico, che affiancherà gli organi statutari dell'Accademia nell'elaborazione delle strategie di rilancio, e gran parte dei cui componenti sono ex allievi e docenti: dal premio Oscar Dante Ferretti, agli scultori Mario Ceroli, Igor Mitoraj e Jannis Kounellis; dagli studiosi e critici Achille Bonito Oliva e Fabio Benzi, ad Antonio Romano, Giusto Puri Purini e Claudio Strinati, lo storico dell'arte che è il soprintendente al polo museale romano. Sono stati inoltre interpellati, anche se non hanno ancora accettato, anche Roberto Benigni (un altro premio Oscar) e Gigi Proietti.
|