LAZIO SUD Abusi nell’area archeologica - Sequestrato un capannone: il proprietario è stato denunciato di GIANNI CIUFO MARINA mercoledì 31 agosto 2005 Il Tempo
DI MINTURNO — Un capannone abusivo realizzato in piena zona sottoposta a vincolo paesaggistico archeologico, è stato sequestrato dalla squadra giudiziaria della Polizia Municipale di Minturno. I "caschi bianchi" hanno effettuato il blitz in via Cappelli di Marina di Minturno, a poca distanza dall'area archeologica di Minturno. Il blitz è scattato l'altra mattina, quando gli inquirenti hanno notato la struttura che era stata edificata senza alcun permesso; sul posto non sono stati trovati operai, ma vi erano tracce di lavori in corso che, comunque, erano stati temporaneamente sospesi. L'intervento della Polizia Municipale di Minturno ha riguardato un capannone in blocchetti di cemento precompresso con relativa copertura in lamiera coibentata. Le dimensioni erano di circa nove metri e mezzo per otto e mezzo, con un'altezza di circa tre metri e mezzo. All'interno già era stato realizzato un bagno interno. La proprietaria della struttura, C.C. quarantanovenne di Marina di Minturno, è stata denunciata per abuso edilizio. La titolare dell'immobile, a cui sono stati apposti i sigilli, è stata anche nominata custode giudiziaria. Il sequestro del capannone, che probabilmente avrebbe dovuto ospitare un'attività commerciale, rientra nell'ambito di una serie di controlli che la squadra di polizia Giudiziaria dei Vigili Urbani di Minturno sta portando avanti lungo tutto il territorio. L'ennesima apposizione di sigilli ha ancora una volta riguardato l'area di Marina di Minturno, già in passato devastata da altri illeciti edilizi.
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