Sequestrati ventidue reperti-Pescava da abusivo anfore romane, turista denunciato NINO MELIS L'UNIONE SARDA 31 agosto 2005
La Guardia di Finanza di Arbatax ha aperto la caccia ai predatori dei tesori archeologici custoditi nei fondali del mare d'Oglia-stra. Un ingegnere torinese, E.G. di 57 anni, è stato denunciato alla magistratura per possesso illegale di reperti.
Il turista, conosciuto come esperto subacqueo, trascorre da anni le sue vacanze in un camping di Lotzorai. Dentro il suo camper le Fiamme gialle hanno ritrovato 22 frammenti di anfore, alcune delle quali ritenute dalla Soprintendenza dei Beni archeologici di Nuoro e Sassari di notevole interesse storico.
È stato lo stesso turista con la passione di archeologo abusivo a indicare alla Guardia di Finanza il tratto di mare dove è avvenuto il ritrovamento. Ai vacanzieri e residenti della zona non è sfuggito un particolare: che il luogo prediletto dall'ingegnere subacqueo per le sue immersioni si trovi a non molta distanza dall'isolotto d'Ogliastra, teatro di frequenti naufragi in epoca romana e medioevale. Una delle ipotesi è quella che i resti delle anfore possano provenire dal naufragio di una nave oneraria.
Gli specialisti della Guardia di Finanza hanno intenzione di localizzare il punto attraverso esplorazioni subacquee, sotto la supervisione della Soprintendenza di Nuoro. Sarebbe infatti auspicabile, al fine di evitare nuovi saccheggi, che i reperti sopravvissuti al naufragio vengano recuperati ed esposti in qualche museo. Gli investigatori intendono ora accertare se il ritrovamento delle anfore al largo di Lotzorai sia stato un fatto occasionale oppure se l'intraprendente subacqueo portasse avanti da tempo l'attività di saccheggio dei tesori durante i lunghi periodi di vacanza. Conciliando, sarebbe il caso di dire, l'utile con il dilettevole. Gli uomini della Finanza di Arbatax, al comando del luogotenente Giuseppe Marras, hanno effettuato anche nel recente passato altri sequestri di resti archeologici strappati alle radici storiche del territorio: spesso ad opera di collezionisti, altre volte di procacciatori senza scrupoli che spediscono i reperti verso il mercato clandestino, fiorente nel nord Europa e negli Usa.
Due mesi fa le Fiamme gialle di Arbatax avevano rinvenuto nella costa di Cea, tra Tortoli e Barisardo, un pesante reperto nuragico che era stato spostato con una gru vicino ad una strada, pronto per essere caricato su un camion e trasportato per adornare la villa di qualche facoltoso proprietario. La tavola votiva con i caratteristici incavi per contenere le offerte è stata collocata temporaneamente nel giardino antistante la caserma della Finanza di Arbatax. Al sicuro, questo è certo, dai predatori della storia d'Oglia-stra.
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