Museo della Scienza oltre l'effetto Toti il fascino «sommerso» della tecnologia Fiorenzo Galli* 31 AGO2005 CORRIERE DELLA SERA cronaca Milano
Nel suo intervento del 18 agosto, Ermanno Paccagnini ha espresso un'attenzione che è anche nostra. Diffondere la comprensione della cultura scientifica e tecnologica è particolarmente difficile, sia a causa delle scarsissime risorse disponibili, sia per la difficoltà delle istituzioni, e quindi del sistema Paese, di guardare alla ricerca e all'innovazione, delle quali il Museo è una componente tutt'altro che residuale.
Il nostro Museo, in occasione della trasformazione in Fondazione, ha iniziato un efficace lavoro di riorganizzazione amministrativa e di investimento in capitale umano, con un saldo netto di 50 nuove assunzioni.
In questi durissimi anni di lavoro non è quindi nato solo il «Totiteam», che ha contribuito ai risultati noti, ma anche tutto ciò che oggi anche noi chiamiamo per sintesi «non solo Toti».
Il rinnovamento progressivo di tante sezioni e laboratori, la possibilità di una straordinaria e sempre aggiornata offerta sussidiaria al sistema scolastico (200 mila studenti e insegnanti ogni anno), il miglioramento lento ma progressivo (ci auguriamo inarrestabile) del layout e dell'offerta culturale, hanno la stessa matrice: una squadra di giovani professionisti in grado di acquisire e gestire una cinquantina di progetti (dato del 2004), con i quali stiamo migliorando la politica culturale del Museo, mettendo mono all'immobile, raccogliendo le risorse per far fronte ai costi generali e agli stipendi, riaprendoci al livello internazionale che ci compete.
L'aumento del pubblico generico durante tutto il 2005 segnala l'attenzione verso questo sforzo: l'effetto Toti ci auguriamo lo renda evidente a tanti.
Infatti, la gestione di una struttura permanente (ma flessibile e mutevole) è ben diversa dall'organizzazione di eventi: richiede più fatica, coordinamento, pensiero strategico e, in un luogo come il Museo, grande spirito di sacrificio del nostro staff. Durante i weekend le famiglie arrivano sempre più numerose: offrire loro visite guidate gratuite è un nostro fiore all'occhiello perché l'aspetto ludico consente anche approfondimenti per riflettere sul futuro dei nostri ragazzi. Occasioni di emozione e interesse creano maggiori opportunità per comprendere la realtà che ci circonda e apportano un maggiore grado di libertà nello scegliere (con passione e non per calcolo) il proprio futuro professionale.
Ma libertà e cultura hanno un prezzo da pagare: l'impegno. Offrire il modo di conoscere il proprio passato, comprendere e condividere le scelte per il proprio futuro è un dovere per le istituzioni e un diritto da esercitare per i cittadini. Siamo certi del nostro impegno ma ci appelliamo a quello di tutti perché il «fenomeno Toti» possa anche trasformarsi in un generale impegno verso la comprensione e la condivisione della cultura scientifica e tecnologica.
Fiorenzo Galli* Direttore Museo Nazionale Scienza e Tecnologia «Leonardo da Vinci» - Milano
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