Subito centomila euro per Castel Sant'Angelo; un milione entro l'anno 30 AGO 2005 CORRIERE DELLA SERA cronaca Roma
Alle 11.30 di ieri si è presentato a sorpresa a Castel Sant'Angelo. Prima si è girato la Mole palmo a palmo. Poi - dopo due ore e mezza di su e giù ininterrotto per scale, saloni e cortili -ha convocato una conferenza stampa per riferire di «provvedimenti urgenti sul futuro del Castello». Così Rocco Buttiglione, ministro per i Beni culturali, è intervenuto direttamente sul tema del degrado di Castel Sant'Angelo, il secondo monumento statale più visitato di Roma dopo il Colosseo, il quinto in Italia. Si è mosso, il ministro, a pochi giorni di distanza dall'inchiesta con cui il Corriere della Sera aveva denunciato gran parte dei mali di uno dei monumenti più famosi del mondo. Con lui, ad accompagnarlo nella visita e ad affiancarlo nella conferenza, i vertici del ministero e i responsabili scientifici della Mole di Adriano: il direttore regionale Luciano Marchetti, il soprintendente all'archeologia Angelo Bottini e quello del Polo Museale romano Claudio Strinati. Conferenza stampa informale, quella di ieri, nel giorno di chiusura del museo e con il ministro seduto sui gradini della loggia di Giulio II, una delle aree più malmesse del sito: «I problemi di questo straordinario monumento che rappresenta il cuore di Roma - ha subito detto Buttiglione - richiedono uno sforzo straordinario. 100 mila euro subito, dai fondi ordinali del ministero, per indagini sullo stato di manutenzione del cilindro, la parte romana del Castello. Un altro milione di euro, entro quest'anno, per il consolidamento dell'intero complesso. Per questi soldi c'è già un accordo verbale raggiunto con il Ministero per le In-frastrutture». Ma Castel Sant'Angelo, ha poi aggiunto il ministro, «ha anche bisogno di un sforzo ulteriore per quanto riguarda manutenzione ordinaria e straordinaria: occorre risolvere tutti i suoi problemi - dalle infiltrazioni ai danni arrecati dai piccioni - per restituirgli finalmente un decoro all'altezza della sua importanza». Qui Buttiglione si è rivolto direttamente a Strinati, principale responsabile del monumento (che ha una tutela mista e dipende di fatto, oggi, da tre istituti) da quando la Mole, perdendo la sua autonomia di soprintendenza dopo il decreto Urbani della fine del 2001, è confluito nel Polo museale di Roma con altri sette musei: «Il ministro - ha tenuto a specificare Buttiglione parlando di sé in terza persona - ha indicato al Polo Museale la priorità del Castello, e il Polo ha condiviso questa priorità». Strinati ha annuito, spiegando che il sistema del Polo museale è entrato di fatto a regime solo da pochi mesi: «Al Castello - ha detto - andranno tutti i fondi necessari. Incasserà più di prima. E otterrà una percentuale congrua ai suoi incassi». Tutti i presenti hanno poi ammesso le numerose carenze, dalla pulizia alla sicurezza, di cui è da tempo vittima il monumento. Carenze, come è emerso, che in questi mesi anche molti organi tecnici avevano rilevato (in primis i Vigili del fuoco per l'antincendio). «Bisogna - ha concluso Buttiglione - che anche le tante zone chiuse siano al più presto restituite al pubblico». E al Comune, responsabile della manutenzione dei giardini esterni adiacenti al Castello, il ministro ha rivolto un appello (sul tema, dalle colonne di questo giornale, è intervenuto il sindaco Veltroni con una lettera aperta a Strinati, garantendo l'impegno del Campidoglio): «Rimuovere gli agglomerati abusivi di chi dorme nell'area - il suggerimento di Buttiglione - e realizzare una rete di protezione». Sul funzionamento dei poli museali e sul futuro del Castello questa la risposta del ministro: «Presto per dire se i funzionino o no, ma un dibattito si può aprire. Quanto all'idea di una Fondazione per gestire il Castello (ipotesi che ogni tanto si riaffaccia, ndr) non sono contrario. Sediamoci a un tavolo con Regione, Comune e privati, e parliamone». Edoardo Sassi La vicenda Ragnatele, buchi sui muri, teche rotte, sporcizia ovunque, sale chiuse, impianto elettrico e sistemi anti incendio non a norma: lunedì 22 agosto il Cerniere ■ della Sera pubblicava un'inchiesta sul grave stato di degrado che da tempo affligge Castel Sant'Angelo, uno dei simboli di Roma. Una denuncia in seguito alla quale il ministero per i Beni Culturali ha disposto un'ispezione. Sul tema, da queste stesse colonne, è successivamente intervenuto il sindaco Veltroni, responsabile solo dell'area esterna al Castello. Il sindaco il 24 agosto ha scritto una lettera aperta al soprintendente del Polo museale romano Claudio Strinati («Pronti a combattere il degrado»), che a sua volta gli ha risposto con un'altra missiva (25 agosto): «Salviamo insieme la Mole»; Ieri, la visita a sorpresa, nel Castello, del ministro per i Beni Culturali Rocco Buttiglione.
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