Novara. La memoria… dimenticata Ettore Colli Vignarelli La Vocedi Novara, 14/11/2018
Sui monumenti disseminati nel parco dell'Allea I segni dell'incuria sono più evidenti dei segni del tempo
Il parco dell’Allea, oltre che un luogo di svago per famiglie e bambini, oltre che importante polmone verde della città, è da sempre anche un luogo della memoria. La comunità cittadina, lungo lo scorrere degli anni, ha disseminato in tutta la superficie del parco monumenti in ricordo di personaggi illustri o a episodi importanti e significativi della storia in qualche maniera collegati con la città di Novara. Un libro di storia a cielo aperto, o, se si preferisce un “parco della rimembranza” come si sarebbe detto con espressione tipicamente dannunziana. Una sequenza di monumenti che, come ci hanno segnalato diversi lettori, versa però in condizioni piuttosto precarie di conservazione. Una situazione che è stata notata in questi giorni proprio in occasione delle ricorrenze dei defunti e dell’anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, quando la deposizione di corone e di vasi di fiori ha fatto in modo da attrarre maggiormente l’attenzione anche dei più distratti ed abitudinari dei passanti. «La cosa paradossale – ci ha scritto Giovanni C., un lettore della Voce che quotidianamente attraversa l’Allea per spostarsi verso il centro città dove lavora – è che ci sono monumenti più antichi che certo mostrano i segni del tempo, mentre le opere realizzate più di recente sono ridotte proprio maluccio». E un semplice giro dei viali e degli spazi verdi non fa che confermare la considerazione del mostro lettore. Cominciamo dal più importante dei monumenti dell’Allea, il monimento ai caduti, posto all’inizio di viale IV Novembre. Un’opera austera ed imponente, in perfetto stile ventennio (è stata realizzata nel 1926). Il monumento è da sempre il punto di riferimento per tutte le cerimonie civili legate alla storia della nazione, dalla Festa della Repubblica del 2 giugno, alla Festa della Liberazione del 25 aprile, alla Festa delle Forze Armate del 4 novembre. I bronzi sono evidentemente coperti dalla patina scura del tempo, ma il complesso statuario è complessivamente ben tenuto, e così anche i marmi, che pure in passato avevano subito qualche vandalismo con scritte tracciate con le classiche bombolette di vernice spray
Tornando indietro, possiamo verificare la situazione di due monumenti pure piuttosto datati. Stiamo parlando del monumento al Conte Giuseppe Tornielli Brusati, ( a sinistra) una stele col busto e la statua di una donna in bronzo che offre fiori, voluta dalla colonia italiana di Parigi, e al centro dell’area verde, poco in là, un altro monumento dedicato all’asso dell’aviazione, il pilota Carlo Emanuele Buscaglia, eroe dell’ultima guerra. Bisogna dire che una pulita ai due momumenti non guasterebbe: il povero Buscaglia, in particolare, avvezzo com’era a schivare le mitragliatrici nemiche, sembra rimasto vittima delle “mitragliatrici bioogiche” di molti volatili. Ma detto questo, la condizione di conservazione delle due statue è sufficiente.
I due monumenti tenuti peggio, come ci ha segnalato il nostro lettore, sono proprio due tra i più recenti. Davvero disastrosa la condizione del complesso dedicato alla memoria di Enea Picchio, capitano di corvetta della Regia Marina oleggese di origine, pluridecorato per le azioni eroiche comoiute nella seconda guerra mondiale. Il monumento è stato realizzato nel 2006 dall’Associazione Nazionale marinai d’Italia. Oggi – come è evidente nella foto in alto) è molto malridotto, in particolare per il quasi completo distacco dello smalto azzurro che decorava le due vele sul lato destro.
Anche la stele in ricordo del generale Luigi Gherzi, morto a Cefalonia sempre durante la seconda guerra mondiale, è un’opera dell’ultimo decennio, ma oggi, dopo aver subito ripetuti atti di vandalismo soprattutto ai danni delle catene che circondano il monumento vero e proprio, si trova preda della ruggine che ha deturpato larga parte del basamento marmoreo
Insomma, davvero sarebbe necessario, con un po’ di buona volontà e un minimo di investimento, magari sostenuto da uno dei tanti munifici sponsor sempre disponibili, mettere on cantiere una piccola campagna di pulizia e di restauro di questi e degli altri monumenti dell’Allea. Perchè la memoria non sia dimenticata. https://www.lavocedinovara.com/cronaca/la-memoria-dimenticata/
|