CAMPANIA : Paestum ha ritrovato il suo muro Carlo Avvisati 26/08/2005 Il Mattino
«Vivi le mura». Il monito è anche il titolo dell’iniziativa promossa dalla Soprintendenza per i Beni archeologici di Salerno, Avellino e Benevento e dall’assessorato regionale ai Beni culturali per valorizzare il tratto orientale del circuito fortificato di Paestum, il cui restauro è stato finanziato dal ministero per i Beni e le attività culturali. Non solo. Il progetto - articolato in un programma di spettacoli estivi, in una mostra documentaria e in un ciclo di conferenze sostenuti con risorse del Por 2000-2006 - ha una duplice funzione: documentaria e di ricerca. Sul campo. Se ne potrà avere un’idea più precisa venerdì prossimo, quando nella «Torre 28» di Paestum aprirà al pubblico una mostra documentaria che descrive attraverso disegni, grafici e gigantografie l’esatta dimensione degli interventi che hanno permesso il recupero di mura, torri e fossato del circuito difensivo antico di Paistos; si punterà poi, attraverso la visita dell’edificio, a far conoscere dall’interno struttura e architetture di quel tipo di costruzioni, quasi sempre viste solo da fuori. Per l’occasione sarà illustrato il progetto «Vivi le Mura», con la sua sequenza di grandi eventi attraverso i quali si tende alla valorizzazione della cinta difensiva. Al di là del percorso, facilitato da pannelli didattico-scientifici, una giornata di studi in programma il 28 ottobre approfondirà con esperti in architetture antiche e archeologi tutte le tematiche emerse dai più recenti lavori di scavo e di restauro portati avanti da Dinu Teodorescu e da Agnes Rouveret, focalizzando gli interventi sui settori della Porta Sirena e Porta Marina. Il primo degli ingressi è stato oggetto, assieme ad altri settori, di un recupero costato 1,5 milioni di euro; l’altro è il varco più imponente dell’intero complesso, guarda in direzione del mare e presenta, all’esterno, un grandioso vestibolo con alloggiamenti per i corpi di guardia, mentre all’interno è protetto due torri quadrate e dai resti di altrettanti torrioni circolari. Già programmato il seguito degli interventi all’interno della città. Costo stimato: 8 milioni di euro. ca. av.
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