Petruzzelli, la Regione contro Bono per i lavori Raffaele Lorusso Repubblica Bari, 11 agosto 2005
L'azione disciplinare nei confronti del soprintendente Jacobitti e soprattutto alcuni passaggi della lettera non sono piaciuti all'assessore Godelli Petruzzelli, laRegione avvisa Bono: "Nessun Azionamento dei lavori
GLI scambi epistolari fra il sovrintendente regionale Gian Marco Jacobitti e il sottosegretario Nicola Bono non entusiasmano gli altri attori protagonisti della vicenda Petruzzelli. Il tono e, soprattutto, alcuni passaggi della lettera con cui il sottosegretario ai Beni culturali annuncia all'architetto Jacobitti l'avvio del procedimento disciplinare creano qualche perplessità. «Non entro nel merito delle relazioni fra Jacobitti e il ministero, ma credo che questa iniziativa si commenti da sé», taglia corto l'assessore regionale al Mediterraneo, Silvia Godelli. A suo giudizio, infatti, «i risultati di questa cosiddetta azione disciplinare arriveranno quando il sovrintendente sarà in pensione perché ormai gli mancano pochi giorni». Il problema, allora, è un altro. E nella lettera del sottosegretario ai Beni culturali, l'assessore al Mediterraneo vede il classico caso «di colui che parla a nuora perché suocera intenda». Solo che, aggiunge, «la suocera non è alle dirette dipendenze del ministero dei Beni culturali». C'è allora un messaggio anche per gli enti locali, in quella lettera? «Nella parte finale — spiega Silvia Godelli — il sottosegretario dice chiaro e tondo che non vuole offrire il fianco ad ulteriori dilazioni. Spero, però, che non ce l'avesse conia Regione, se non altro perché credo che un sottosegretario di Stato non possa parlare così». Il disappunto dell'assessore al Mediterraneo riguarda soprattutto i toni della lettera. «Non sono adeguati, mi chiedo perché lo abbia fatto e lo dico io che, pur venendo da anni di opposizione, non mi sono mai permessa di alimentare scontri con toni simili. Comunque, ognuno ha il suo stile. Il nostro stile è istituzionale». Silvia Godelli ha pure un sospetto. «Forse — azzarda — tanta irritazione nasce dalle dichiarazioni del presidente della Regione, che alla riunione romana convocata dal sottosegretario ha detto chiaro e tondo che nella ricostruzione del Petruzzelli non siamo disponibili ad accettare né lavori per stralci né varianti in corso d'opera. In questo modo, infatti, si fanno lievitare i costi e precipitare la qualità». Su questo punto la Regione è irremovibile: «Bisogna togliersi dalla testa l'idea che si possa procedere per pezzi. Stiamo parlando di un unico manufatto che è giusto sia ricostruito interamente. E non dimentichiamo che è anche e soprattutto una questione di trasparenza». Anche per questa ragione la nomina dei tecnici che esamineranno il progetto di ricostruzione per conto della fondazione Teatro Petruzzelli e Teatri di Bari non tarderà. «Qualche contatto c'è stato già, ma decideremo ai primi di settembre», ribadisce l'assessore Godelli.
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