Ferragosto spalanca i Musei comunali R.Tro. Messaggero, 11 agosto 2005
Roma spalanca i suoi musei, lo fa di lunedì, lo fa per Ferragosto. Tutti aperti gli spazi espositivi comunali, con orari lunghi ed elastici e un’offerta vasta e di qualità. E’ con orgoglio che l’assessore capitolino alla Cultura, Gianni Borgna, spiega questa scelta, in un momento pieno di difficoltà di ordine finanziario e soprattutto con l’allarme-terrorismo che rende tutto più faticoso. «Persino i musei più piccoli, intendo solo di dimensioni, come il Museo Napoleonico (9-19), saranno aperti a Ferragosto più del Louvre (9-18), del British (10-17,30), del Van Gogh museum (10-18). Insomma, dati i tempi che viviamo, Roma fa una scelta molto decisa in favore della cultura». Tutto questo sarà possibile anche grazie alla disponibilità dei lavoratori (non solo è un festivo ma è anche lunedì, giorno di chiusura dei musei). «Uno sforzo anche in termini di soldi per gli straordinari e per la vigilanza sempre più forte». I custodi saranno tutti al lavoro, «il personale osserverà il turno completo, le ore di lavoro non saranno ridotte anche per garantire la sicurezza», aggiunge Maria Lisa Tittoni, dirigente dei Musei d’arte medievale e moderna, della Soprintendenza comunale. «Abbiamo investito risorse - ancora Borgna - era molto importante che Roma desse questa immagine di città aperta anche il giorno di Ferragosto. Una città così diversa da quella di almeno dieci anni fa: chiusa, deserta, priva di servizi fondamentali». «In questo momento poi di grosse tensioni e rischi per gli allarmi-attentato, dovevamo far vedere che Roma è una città che non si piega per la paura, che non chiude tutto in attesa di fatti traumatici ma risponde. La stessa Amministrazione non va in vacanza, io sono qui e resterò qui, come il sindaco, per far vedere che il Comune è presente, non chiude gli uffici, resta a fianco dei cittadini. Saremo a Roma, faremo il Ferragosto insieme ai turisti e ai romani». Fitto anche il programma delle iniziative dell’Estate romana disseminate in tutta la città a disposizione di turisti e romani. Dalla Garbatella a Tor Bella Monaca, dalla Salaria a Montevederde, dal parco di via Lemonia alla Quercia del Tasso, «arte, cinema, libri, musica, teatro: chi rimane a Roma avrà tante opportunità». Qualche esempio: a Fiesta (Ippodromo di Capannelle) la sera di Ferragosto si esibisce Toquinho (ore 21,30); melodie romane in programma al Giardino degli Aranci (ore 21), festival musicale delle Nazioni a Villa Torlonia; in scena La Traviata nella basilica di San Clemente (ore 21). Anche i musei statali, con alcune eccezioni tipo Palazzo Venezia, il 15 saranno aperti; al contrario dei comunali però chiuderanno il 16. Niente ballo di Ferragosto invece, anche qui forse c’entra la sicurezza. «Con tutto quello che accade intorno a noi... - trapela un po’ d’amarezza nelle parole di Borgna - Lo avevamo pensato in un momento diverso. Visto il periodo piuttosto drammatico abbiamo ritenuto più giusto programmare eventi più sobrii. Non è il momento per ballare e divertirsi, è un momento drammatico. Lo riprenderemo quando sarà passata questa situazione un po’ particolare». Ma l’arte non abbandona mai Roma, è questa la novità. La stagione non s’interrompe, nessuna pausa per rielaborare i calendari, gli eventi culturali si succedono senza sosta. Per questo Borgna può già antiparne qualcuno (lo farà meglio a giorni), come il “Il grande festival dei teatri d'Europa”, che sarà presentato per la prima volta al teatro di Roma a settembre. L’Auditorium riapre a fine agosto con musica classica, jazz, rock, un grande festival, una rassegna teatrale. Molte altre ancora le iniziative in calendario per settembre.
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