Ponte sullo Stretto: è sempre polemica - A breve il nome del general contractor 11 AGO 2005 Avanti
Non si placano nemmeno con l'estate le polemiche sulla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.
In attesa di decidere a breve il nome del generai contractor a cui verrà affidata l'opera (Astaldi e Impregilo, sono le capofila delle uniche due cordate in gara) -scrive il Velino - continuano i battibecchi sull'appalto del secolo che ha come base d'asta una gara a licitazione privata da quasi quattro miliardi e mezzo di euro. Proprio in questi giorni Legambiente - l'associazione ambientalista che più delle altre si è opposta al progetto del Ponte - ha risposto nuovamente alla replica del sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali con delega per l'Unesco, Nicola Bono, sull'ipotesi avanzata dall'organizzazione di coinvolgere il fondo di tutela nell'opposizione all'opera.
"Riteniamo legittimo rivolgerci a tutti i soggetti che in qualche modo possano dare un contributo affinché venga rigettata l'assurdità economica, sociale, trasportistica e ambientale che rappresenta un'opera come il ponte sullo Stretto di Messina. Potremmo forse rivolgerci anche all'agenzia 'Standard & Poor's' - continua la nota dell'associazione ambientalista - per chiedere di valutare il rating di un'intrapre-sa che si spaccia come privata e che invece viene realizzata con un pesantissimo contributo delle casse dello Stato. I conti non tornano, neanche nel caso del ponte sullo Stretto di Messina. Crediamo - conclude Legambiente - che se non ci fosse l'esigenza di organizzare una teatrale inaugurazione prima delle prossime elezioni, con ogni probabilità un ponte sospeso tn due sistemi di trasporto inesistenti non solo non sarebbe nei progetti ma neanche nei pensieri della politici italiana". La commissione giudicatrice - presieduta dall'avvocato Renato Laschena, presidente emerito del Cons glio di Stato - dovrà decide e le offerte secondo i criteri con le modalità indicate nei documenti a base di gara, per formare la graduatoria delle offerte disponendo contestualmente l'aggiudicazione provvisoria della gara. I criteri di aggiudicazione si basano sui requisiti di prezzo, organizzazione del generai contractor, valore tecnico ed estetico delle varianti, costo di utilizzazione e manutenzione, riduzione dei tempi di esecuzione, maggiore quota delle imprese affidatarie nominate e, infine, maggiore entità del prefinanziamento. Subito dopo la scelta fra le due concorrenti in gara ci sarà la stipula del contratto di affidamento, probabilmente in autunno. Sempre nello stesso periodo verrà poi assegnata la gara sul monitoraggio ambientale, che permetterà di selezionare il soggetto che dovrà fare i controlli ambientali durante la costruzione del ponte e dei suoi collegamenti stradali e fer-roviari. La gara - che avverrà mediante licitazione privata - ha un valore di trentasette milioni di euro e una durata di 97 mesi, calcolata in relazione alla tem-pistica di realizzazione dell'opera. C'è da giurare quindi in una ripresa dei toni caldi dopo la pausa estiva. Senza considerare che alcune voci di dissenso si sono manifestate anche all'interno della maggioranza come quella del vicepresidente della giunta regionale del Veneto, Luca Zaia (Lega Nord) che, tempo fa, disse: "Io sono contrario al ponte sullo stretto di Messina e sono favorevole alla Venezia-Monaco di Baviera che in questo momento vuoi dire traforo" sotto, il passo della: Màurìae collegamento con l'autostrada della Carnia. E se qualcuno dice che non ci sarebbero i soldi per realizzare il collegamento che serve al Veneto e al Nord-Est - ha aggiunto Zaia - io rispondo che basta non spendere per fare opere inutili, come il ponte sullo Stretto di Messina, che i siciliani non vogliono, i calabresi non vogliono e non lo vogliono tutti gli italiani. Sono per le opere che servono, non per quelle che non servono".
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