SICILIA: Urbanistica. Appello dei cittadini sulle tonalità in chiese e palazzi: «Rispettare il contesto barocco» www.lasicilia.it, 09/08/2005
Un colore per il centro storico
Un invito ai componenti del tavolo tecnico, insediatosi di recente, per redigere il regolamento di salvaguardia dei centri storici, ad occuparsi anche dei colori dei prospetti delle antiche abitazioni. La richiesta proviene da un nutrito gruppo di cittadini alcuni dei quali già a suo tempo avevano fatto sentire la loro voce alla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali, quando si levò alta la protesta in occasione dei lavori di restauro di un albergo. «Sarebbe bene che fra le valutazioni che i tecnici andranno a fare da qui ai prossimi giorni - dicono - si prendesse in seria considerazione la questione dei colori. Vero è che da un po' di tempo a questa parte sta prevalendo il giallo, che in definitiva non costituisce un impatto negativo con il contesto urbanistico degli antichi quartieri, ma ci sono certi azzurri e certi rossi che sono senz'altro aggressivi, che vengono utilizzati con tanta disinvoltura nel nostro centro storico». E aggiungono ancora gli interessati: «Poco interessa che ci sia o meno l'avallo della Soprintendenza in questa circostanza, bisogna far prevalere, invece, una certa logica, che poi è quella del buonsenso, che ha caratterizzato i nostri padri. I colori della facciata dell'ex Motel Agip avevano ricevuto tutti i visti necessari e si dovette trovare un espediente che consentisse in qualche modo di salvare il salvabile, ma con la collaborazione, in termini di sensibilità, da parte dei proprietari. La chiesa di Santa Maria del Soccorso è stata "verniciata" alcuni anni fa in modo a dir poco obbrobrioso, con un colore tutt'altro che consono al resto della struttura urbanistica. Basta guardare alcune antiche abitazioni dei quartieri Costa-Francavilla e Cartellone (tra l'altro, anche i comignoli e le ringhiere frangisole di qualche costruzione hanno costituito motivo di giusta contestazione) per rendersi conto che dei colori precedenti (certi grigi chiari ad esempio) non c'è nemmeno l'ombra. Tra l'altro, si dice anche che qualche pericolo si stia correndo per il nostro bel duomo di San Giorgio, dove sono in corso, come si sa, dei lavori di restauro nelle parti laterali dell'artistico tempio. Pare, stando a dei provini che sono stati effettuati di recente, che non si sia del tutto orientati a rispettare quanto meno i colori esistenti. Evidentemente questi sono solamente degli esempi, che possono però servire ad illuminare gli addetti alla redazione dei regolamenti. Occorre, infatti, normare, nel contesto del lavoro che il tavolo tecnico si sta accingendo ad effettuare, anche questa materia. Un aspetto questo che può forse apparire di secondaria importanza a molti, ma che di fatto non lo è. E non c'è bisogno di essere dei tecnici per capirlo. A parte il fatto, oltretutto, che i componenti del "tavolo", oltre ad essere tutti degli esperti in materia sono anche delle persone sensibili a questi problemi». Espressa anche l'intenzione, qualora per vari motivi non ci si dovesse occupare dei colori in sede di regolamentazione, di optare per delle proposte di emendamenti da far inserire in sede di discussione del testo in Consiglio comunale. Resta il fatto che alcune delle varie argomentazioni sulla tutela del centro storico, portate avanti dall'associazione «Cartelloneinvita» e per essa dal suo presidente, architetto Marco Giunta, vanno trovando sempre più eco favorevole in città. E questo, soprattutto, fra quanti amano le zone antiche della città, che non hanno bisogno solamente di tutela ma anche di fruizione. E il riuso dei quartieri prima abbandonati è la conferma. GIORGIO BUSCEMA
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