I capolavori di Rubens Grande successo per una mostra senza precedenti 09 AGO 2005 Corriere Adriatico
FERMO - Chissà cosa sarebbe stato del giovane Rubens senza quell'invito a recarsi a Fermo. Un passaggio che contribuì a farlo grande. Di certo, a Fermo l'artista dovette il suo riscatto. Un futuro a pieno titolo nella storia dell'arte grazie ad una sola opera realizzata qui, L'adorazione dei pastori. Dipinto a foltissimo impatto emotivo, in cui si concentrano gli studi dell'artista su Correggio, Tiziano, Caravaggio e che apre la strada al Barocco. L'anno era il 1607. Rubens si trovava a Roma, preso dalle visite ai principali monumenti dell'Urbe, reduce da un insuccesso cocente, di quelli che rischiano di segnare per sempre. Aveva eseguito una pala d'altare però non pienamente apprezzata dai Filippini di Roma. Per consolare l'artista, il padre generale dell'Ordine, Flaminio Ricci, caldeggiò il nome del pittore fiammingo affinché eseguisse un dipinto per la chiesa filippina di Fermo. Così avvenne. E l'opera segnò un'epoca, anche per la città, che oggi rende omaggio al grande artista con una mostra senza precedenti: "Rubens da Fermo All'Europa. Capolavori dell'artista fiammingo a Fermo". Non hanno dubbi Vittorio Sgarbi e altri storici: L'adorazione dei pastori ben rappresenta l'appartenenza di un artista e di una sua opera ad un distretto culturale, seppure l'autore non sia nativo della città. Non unica opera presente all'esposizione, che unisce più opere del Rubens italiano. Altra grande attrattiva della rassegna è rappresentata dai tre arazzi concessi dal Museo Diocesano di Ancona. Elaborati su preziosi tessuti, raffigurano l’Istituzione dell'Eucarestia, la Resurrezione e l’Assunzione della Vergine. Restaurati alcuni anni fa da Claudia Kusch, sono oggi esposti accanto al-VAdorazione per testimoniare la versatilità dall'artista fiammingo e il suo ruolo nel rinnovare l'arte dell'arazzo, traghettando la produzione di Bruxelles verso un gusto teatrale di impronta barocca, caratterizzato da ampie scene dinamiche e magniloquenti. Una mostra a forte impatto. Complice una mirata campagna di promozione, l'esposizione registra un flusso di visitatori senza sosta. Dal giorno dell'inaugurazione, il 10 luglio, allo scorso giovedì, sono state oltre 3 mila le persone salite nella Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori. E si attende il boom per ferragosto, anche a chiusura dell' attesa giornata di mezza estate, visto che la mostra è aperta in questi giorni fino alle 23.30. Mostra a forte impatto anche dal punto di vista mediatico. Più di 60 uscite nella carta stampata e più di 100 in siti Web e portali.
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