BARI: Beni culturali: l'architetto Vincenzo Zito ha lanciato un allarme. Michele Palumbo La Gazzetta del Mezzogiorno, NordBari, 09/08/2005
L'allarme Dopo la questione su piazza Catuma ora finiscono sotto accusa i lavori di restauro della Cattedrale
Poca attenzione ai beni culturali
L'archietto Zito denuncia la scarsa importanza data ai monumenti locali
Beni culturali: l'architetto Vincenzo Zito ha lanciato un allarme. E cioè: in realtà non c'è molta attenzione per questo tipo di beni in città e, dunque, non c'è attenzione ed interesse per l'essenza stessa della città. «Questo concetto, i beni culturali - ha dichiarato Zito - per la nostra città sembra non esistere. Ai beni culturali si guarda soprattutto, se non esclusivamente, in termini di folklore, vedi la Fiera di Aprile, di promozione turistica, vedi il festival "Castel dei Mondi", o di nostaglia di frammenti del passato, dopo che il passato è stato ridotto in frammenti, come nel caso delle travi dipinte della chiesa di San Francesco. Del resto mai il Comune si è fatto promotore di iniziative volte a favorire tra i giovani lo studio dei beni culturali, ad esempio con premi di laurea. Si pensi che Bari ogni anno bandisce ben dieci premi di laurea». L'architetto Zito, che in precedenza aveva esaminato la questione di piazza Catuma, questa volta ha affrontato il restauro della Cattedrale. «Sono recentemente iniziati - ha spiegato Zito - i lavori in cattedrale. Secondo quanto comunicato dalla Diocesi si tratta essenzialmente della riapertura delle cappelle laterali e della sostituzione delle capriate di cemento armato della navata centrale con capriate di legno. Bisogna sapere che la nostra cattedrale, a seguito dell'ampliamento eseguito nel XV secolo, divenne una chiesa a tre navate con cappelle laterali ed ha conservato questa forma sino alla prima metà degli anni '60. Durante il '700 la chiesa fu rivestita di sovrastrutture barocche che non alterarono la struttura generale. Con i restauri di quaranta anni addietro furono distrutte le sovrastrutture barocche e furono chiuse le cappelle laterali. La storiografia locale ancora oggi afferma che con tali lavori la cattedrale fu riportata alla forma originaria». Su questo punto, Zito non è d'accordo: «E fin troppo facile dimostrare la falsità ideologica di questo assunto, ma non è questa la sede. Basti però sapere che i danni apportati alla chiesa durante questi restauri furono tali e tanti da far ritenere che, forse, non è il caso di infliggere ulteriori ferite al sacro edificio. Infatti, la riapertura delle cappelle laterali, anche se finalizzata a riportare la chiesa ad una forma che effettivamente ha storicamente avuto, pone una serie di problemi di non facile soluzione». Quali sono questi problemi? La risposta di Zito: «Le cappelle contengono decorazioni settecentesche in parte danneggiate dai lavori di restauro degli anni '60; poi: le finestre barocche esterne furono trasformate in oculi circolari. Non solo: oggi si presentano prive di altari, smontati e accatastati nel sotterraneo. Stando così le cose, cosa si intende fare nelle cappelle? Forse si intende stonacarle e mettere a nudo le pareti? Mi auguro di no. Oppure si intende completare le decorazioni settecentesche danneggiate? In quest'ultimo caso come si pensa di raccordare questa parte settecentesca della chiesa con il testo dell'edificio che impropriamente fu ridotto tutto in pietra a vista? È possibile ottenere dalla curia diocesana, magari attraverso il sito web, ulteriori informazioni?» La conclusione di Zito: «Si potrà dire: i lavori sono eseguiti sotto il controllo della Soprintendenza ai beni architettonici, che garantisce sulla loro corretta esecuzione. Questo è vero, come è vero che anche i discutibili restauri degli anni '60, che ignorarono totalmente le prescrizioni della Carta Italiana del Restauro, furono eseguiti sotto il medesimo controllo. Chi ci garantisce, quindi, che questi lavori non saranno un ulteriore problema per la chiesa? Non è opportuno aprire un dibattito su questo tema?» Naturalmente, questa pagina è pronta ad ospitare interventi e prese di posizione sulle tematiche affrontare e sui problemu sollevati.
09/08/2005
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