FONTEVIVO (PR) : Scavi archeologici per trovare le tombe degli antichi abati http://www.emilianet.it/
Il 22 luglio la Soprintendenza ha autorizzato i sopralluoghi nella Sala Capitolare del Collegio dei Nobili di Fontevivo
FONTEVIVO (PR, 4 ago. 2005) – La Soprintendenza Archeologica dell'Emilia Romagna, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha accolto l'istanza presentata dal Comune di Fontevivo, nel parmense, al Museo Archeologico Nazionale di Parma per richiedere l'autorizzazione a svolgere "ricerche archeologiche preventive" nella Sala Capitolare dell'ex Collegio dei Nobili, già Abbazia Cistercense.
Il 22 luglio è arrivata, dunque, in Municipio l'autorizzazione a procedere in scavi e sopralluoghi che verranno eseguiti sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, raccordando tempi e modalità delle operazioni con il funzionario di zona del Museo Archeologico, la dottoressa Manuela Catarsi Dall'Aglio.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Massimiliano Grassi e dall'assessore alla Cultura Franco Ballarini (nella foto) che hanno così illustrato le finalità dell'iniziativa:
"L'intervento – hanno sottolineato – si inserisce nel complesso progetto di riqualificazione dell'intero Collegio dei Nobili firmato dagli architetti Carlo Castagneti e Paolo Zermani, nell'ambito della valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio. Con l'avvio delle ricerche archeologiche da concordare con la Soprintendenza, speriamo di avere piacevoli sorprese trovando tracce delle storiche tombe degli antichi Abati. Sappiamo con certezza che gli abati venivano sepolti nella Sala Capitolare, che era l'ambiente più importante dopo la Chiesa.
La struttura è stata rimaneggiata dopo l'Unità d'Italia e per tutto il Novecento quando venne trasformata in una falegnameria, laboratorio attrezzato rimasto in funzione fino al 2002. I falegnami avevano posizionato un binario con rotaie di scorrimento – ancora oggi ben visibile - per fare entrare e uscire i tronchi d'albero, perché la bottega del paese produceva di tutto: dal piccolo serramento al mobile finito e rifinito. Caratterizzata da cinque colonne, sotto circa trenta centimetri dal suolo, la Sala Capitolare nel tempo era diventata anche la cantina dei collegiali: qui venivano conservati botti con vini a bassa gradazione, previsti nella dieta dei giovani nobili.
I rampolli delle migliori famiglie italiane ed europee soggiornavano al Collegio dei Nobili per circa due mesi dal 16 agosto al 16 ottobre. L'ambiente accoglieva da un massimo di 300 collegiali a un minimo di 50-60 studenti di un'età compresa tra i 6 e i 17 anni. L'obiettivo era formare le classi dirigenti degli Stati: qui passarono Pietro Verri, Cesare Beccarla, Scipione Maffei, oltre a sacerdoti, duchi, letterati, pensatori.
Numerosi erano soprattutto gli allievi provenienti dalle famiglie gentilizie della Lombardia. Si accedeva alla Sala Capitolare dal Chiostro dell'Abbazia Cistercense. Il Comune di Fontevivo acquistò dalla Regione il complesso nel 1987. L'intero Collegio dei Nobili si espande per 7.500 metri quadrati complessivi.
Si è svolta nella Sala del Consiglio del Comune di Fontevivo, in via Roma, la conferenza stampa che annuncia il progetto di ricerca archeologica delle tombe degli antichi Abati nella Sala Capitolare dell'ex Collegio dei Nobili sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica dell'Emilia Romagna.
Sono intervenuti in conferenza stampa il sindaco di Fontevivo Massimiliano Grassi con l'assessore alla Cultura Franco Ballarini e gli architetti che firmano la riqualificazione dell'intero complesso del Collegio dei Nobili Carlo Castagneti e Paolo Zermani. E' seguita una visita nella Sala Capitolare così come oggi si presenta.
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