FIRENZE - BIANCONE: «Non c’è partita contro l’imbarbarimento» di Marco Bucciantini 04-08-2005 L'Unità
di Marco Bucciantini / Firenze
LE INVASIONI BARBARICHE Stava tenendo una conferenza su Tiziano. A Venezia, naturalmente, dove nel ‘500 il pittore arrivò dal Cadore nella bottega del Bellini e s’impose come il massimo esponente della scuola veneziana. Tanta delizia è bruscamente offuscata alla solita telefonata, «la faccio sempre quando sono fuori da Firenze, uno “squillo” di routine, per sapere come va».
E come andava, sovrintendente Paolucci? Male. Mi dicono: hanno staccato la mano al Biancone, sono stati dei vandali, stanotte... Come ha reagito? Mi ha attraversato un sentimento di sconforto e di impotenza. Ho chiamato subito il sindaco Domenici, così, per conoscere i dettagli e per farsi coraggio a vicenda.
Lei ha voluto recentemente i metal detector a Palazzo Pitti,all’Accademia (dove è sito il David),a Boboli, conscio dei “rischi”perl’arte. Un eccesso da alcuni criticato, mentre adesso si polemizza in senso opposto: tante telecamere, ma poi non si fa in tempo a fermare uno sbandato che gigioneggia con un monumento di pregio mondiale.. Piazza della Signoria è uno dei luoghi più vigilati in assoluto. Ci sono le telecamere che riprendono, ci sono i vigilantes pagati dal ministero che pattugliano la Loggia de’ Lanzi, ci sono i carabinieri che stazionano alla Galleria degli Uffizi, dove spesso transitano anche le guardie notturne. Ci sono i vigili che controllano Palazzo Vecchio, pochi metri distante dal Nettuno. Come si fa a polemizzare sui pochi controlli? È una delle Piazze più sicure del mondo...a ragione il sindaco.
E allora? Si finisce per essere fatalisti. Certe bellezze attirano i pazzi come le mosche lo sono dalla carta moschicida. E beffano i controlli, perché animati dalla barbarie, gratuita ma irrefrenabile. Questo è preoccupante, perché non c’è difesa.
Pensare a sostituire queste opere con dei falsi?Come per il David di piazzale Michelangelo... Firenze non è Disneyland. E deve restare una città vera, con le statue vere. Non scherziamo. La barbarie è in aumento, ma c’è anche chi viene per vedere i monumenti... Che sconforto, però... Quindici anni fa non era pensabile di dover pattugliare la Loggia de’ Lanzi. Nessuno ne avrebbe fatto il proprio bivacco. Se oggi non ci fossero le guardie, sarebbe una latrina, un dormitorio, un ricettacolo di degrado. Questo è un aspetto dei nostri tempi, ingovernabile e per questo desolante. Tanti auguri, Biancone... È nelle “mani giuste”. La scultura sarà restaurata dall’ Opificio delle pietre dure, istituto di grande tradizione. Nel giro di pochi mesi potrà ritornare visibile comeprima.
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