“L’Unesco riconosca la Calabria” Cesare Mulè www.lacalabria.it
Cesare Mulè ha scritto una lettera al presidente Loiero per la promozione della cultura nostrana
Cesare Mulè, cultore di storia, ha scritto una lettera al Presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, per sollecitare la Regione a promuovere una forte iniziativa verso l’Unesco per un doveroso “riconoscimento” nei confronti della Calabria. “La Calabria -scrive Mulè- è l’unica regione italiana a non avere avuto il riconoscimento dell’Unesco per nessuno dei suoi compendi d’interesse culturale archeo-monumentale. Eppure- rileva lo studioso catanzarese- è in Calabria che la Grecia è diventata “Magna” ”. La lacuna, per Mulè, è agevolmente colmabile. “Il Parco archeologico Scolacium - si legge nella lettera indirizzata a Loiero - è il prototipo di plesso di straordinario interesse perché al suo interno vi è la stratificazione di consistenti elementi ellenisti, di una città romana di età repubblicana, arricchita in età imperiale, ben conservata, con il grande Foro, il Teatro, i Templi, la Statuaria, la coroplastica ed un ricco monetiere, di una necropoli cristiana e di una imponente Abbazia monumentale bizantino-normanna qual’è la Santa Maria di Roccella.
Ed aggiunge: “A corredo vi è la dotazione di un Moderno Museo archeologico e di una sua sezione riservata al modernariato industriale. L’intero compendio è avvolto in un oliveto secolare di notevole interesse naturalistico. Il Parco di Scolacium -sottolinea ancora Mulè- si caratterizza come un “unicum” e merita di essere posto -con il sostegno di apposita dettagliata e documentata scheda- alla valutazione dell’Unesco. Spetta ad una istituzione di risalto promuovere una forte iniziativa perché la cultura del territorio è importante e la connessione del bene culturale con il suo sviluppo sono entrambi evidenti e convincenti. Con questa consapevolezza -conclude la lettera di Mulè- indirizzo una richiesta di promozione e di sostegno”.
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