FANCIULLA DI ANZIO: tornata alla luce nel 1878 per una mareggiata di MARCO GUIDI Messaggero Cronaca di Roma 04-AGO-2005
Era ritornata alla luce grazie a una mareggiata
Fu una "fortunata disgrazia" quella che nel 1878 ci restituì la "Fanciulla d'Anzio". Si trattò infatti di una violenta mareggiata che mise in luce alcuni ambienti della grande villa che l'imperatore Nerone possedeva ad Anzio (tra l'altro sua città natale). E tra i resti della villa, in una nicchia, ecco apparire lei, la Fanciulla. Non è stato questo l'unico capolavoro restituitoci dal suolo di Anzio e della vicina Nettuno. Negli ultimi cinque secoli quella terra felice ci ha donato opere come l'Apollo di Anzio, l'Apollo del Belvedere, il Gladiatore Borghese, l'Esculapio, il Giove, l'Hermes Ludovisi... Ma la Fanciulla ha senz'altro una grazia, un mistero, una finezza di lavorazione unici. Si tratta di una giovinetta (alta un metro e 70) che avanza, vestita di ! un chitone (l'abito delle donne greche in età ellenistica) e di un himation (cioè un mantello) e reca in mano un vassoio in cui si trovano una benda di lana, un ramoscello di alloro e una zampa di leone, evidentemente oggetti per un qualche rito sacro. Secondo alcuni la fanciulla sarebbe una sacerdotessa di un qualche culto, forse misterico. Di certo si tratta i di una statua bellissima e intrigante, che la maggioranza degli studiosi attribuisce al III secolo prima di Cristo. Opera, forse dei figli del grande Prassitele (o qualcun altro sostiene di Doidalsas, scultore greco di Bitinia). Altri parlano di una copia romana di altissima fattura, ma il marmo e la lavorazione fanno propendere per un lavoro ellenistico. Colpiscono la freschezza del viso e l'acconciatura dei capelli che lascia intravedere dei ricciolini capricciosi. Dopo varie traversie la statua fu acquistata dallo Stato nel 1907 dal principe Aldobrandini per l'allora forte somma di 450 mila lire e ora era ospitata al Museo nazionale Romano di Palazzo Massimo. Una buona parte del fascino della fanciulla sta nella sua posizione, a metà, si direbbe: tra l'incedere e il sostare, una : posizione che da particolare slancio alla figura. Non sappiamo, forse al momento in cui scriviamo nessuno può dirlo con certezza, quanto sia stata danneggiata la Fanciulla nell'incidente di ieri. Speriamo in bene e speriamo soprattutto che, d'ora in poi, quando anche venga spostata dal suo museo per essere esposta, le misure di sicurezza siano maggiori e migliori. È vero che Roma rappresenta un'infinita galleria di bellezze, ma è anche vero che, in tutta franchezza, un sempli- > ce temporale non può essere : sufficiente a staccare un' ese-dra e a farla precipitare su una statua. Si tratti di una cosa : rara come la Fanciulla d'Anzio, o anche di un'opera meno preziosa.
|