Sfregiato il «Biancone» in diretta Marco Gasperetti 04 AGO 2005 CORRIERE DELLA SERA
FIRENZE — Trentuno secondi per salire di notte sulla statua, cadere rovinosamente portandosi dietro i pezzi di marmo della mano destra del dio Nettuno e danneggiare uno dei monumenti più rappresentativi di Piazza della Signoria, la fontana cinquecentesca di Bartolomeo Ammannati, davanti a Palazzo Vecchio, che i fiorentini chiamano da sempre il «Biancone» per il colore del marmo. Poi con una spalla fratturata Claudio Salvadori, 28 anni, cuoco in un ristorante nel centro storico di Firenze, è riuscito a fuggire insieme con il fratello Luca, 30 anni, architetto, che incredulo ha assistito al suo gesto senza riuscire a fermarlo. Ai vigili urbani, che lo hanno identificato poche ore dopo Claudio ha raccontato: «Ero euforico, volevo salire sulla statua per fare una fotografia». E' stato denunciato per danneggiamento di beni storici e architettonici: rischia da 6 mesi a 3 anni di carcere. La statua del Nettuno ha subito danni gravi, ma non irreparabili: frantumati in 32 pezzi la mano destra e il bastone che essa sorreggeva, scheggiata in tre punti la conchiglia sottostante. Il lavoro di restauro, affidato all'Opificio delle pietre dure, inizierà a giorni e sarà completato entro la fine dell'anno. Ma la mano sarà ricollocata a primavera. «Una precauzione dovuta a fattori climatici che ci sconsigliano di usare alcune sostanze durante l'inverno — ha spiegato Maurizio Michelucci, funzionario dell'Opificio —. A primavera faremo anche un check up del complesso che negli ultimi quindici anni ha subito altri danneggiamenti». L'attacco al Biancone ha sorpreso tutti. La pattuglia della polizia municipale che pochi secondi prima era passata per due volte davanti alla fontana e i tre vigili urbani che dall'interno di Palazzo Vecchio hanno assistito alla scena davanti : ai monitor di controllo. «Hanno dato l'allarme immediatamente — spiega il sindaco Leonardo Domenici — ma tutto è durato così poco che era impossibile riuscire a fermare il responsabile». Domenici ha anche annun-ciato un'iniziativa, prima nel suo genere in Italia, per cercare di difendere i monumenti: la ricerca di «sponsor della sicurezza». «Ci vorrebbero guardie giurate per proteggere i monumenti in vari punti della città 24 ore su 24 — spiega il sindaco di Firenze —, ma adesso bisogna cercare finanziamenti perché questo è un servizio costoso che da solo il Comune non può sostenere». Rapide le indagini. A inchiodare il cuoco il filmato delle telecamere dei vigili urbani. Tre minuti in cui si vede la piazza deserta, poi l'auto della pattuglia che passa due volte davanti alla fontana e infine i due fratelli.
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