Patto tra imprese, banche e pubblica amministrazione per le infrastrutture DI CLAUDIO SETTE* 03-AGO-2005 ItaliaOggi 03-AGO-2005
Infrastrutture e strutture logistiche sono elementi fondamentali di sviluppo e integrazione dei sistemi produttivi locali, dei distretti industriali, tecnologici e di servizi, dei poli turistici e consentono alle imprese il perseguimento di strategie e obiettivi comuni.
Un territorio ben infrastrutturato è più attraente per gli insediamenti logistici. L'integrazione delle infrastrutture va intesa soprattutto come interconnessione fisica.
È necessario che le infrastrutture siano strutturate secondo una logica di rete, che assegni un ruolo sia alle grandi infrastrutture sia alle piccole, garantendo, in particolare, l'accesso multimodale ai grandi nodi (porti, interporti, aeroporti, scali ferroviari) e alle principali aree urbane. I grandi investimenti infrastnitturali, pure fondamentali, sono destinati a dare effetto solo nel medio-lungo periodo, mentre le infrastrutture di interconnessione, se scelte con criteri razionali, possono dare impulso, anche nel breve termine, a una ripresa della competitività logistica anche a livello regionale.
Il rinnovo, la riqualificazione e il potenziamento delle infrastrutture sono fondamentali ed essenziali per far fronte alle esigenze di incremento di mobilità di persone e cose tra i vari centri di aggregazione economica, produttiva e sociale.
I programmi dì riqualificazione per il miglioramento della qualità della vita nei centri urbani, le strutture per il turismo, le strutture commerciali possono essere il risultato di interventi innovativi non solo dal punto di vista progettuale e finanziario ma anche per la capacità di incentivare ulteriori iniziative e quindi la crescita e lo sviluppo complessivo del territorio. E necessario rendere più appetibile il territorio, migliorando la capacità di attrarre investimenti di qualità, al fine di poter radicare nuove attività imprenditoriali e sociali. L'analisi della manovra di finanza pubblica per il 2005 e del bilancio dello stato evidenzia, tuttavia, una riduzione delle dotazioni disponibili per interventi infrastrutturali del 14,2% rispetto al 2004, aggravata dalla regola di contenimento della spesa, introdotta per quest'anno, che limita l'incremento della spesa della pubblica amministrazione al 2% dell'anno precedente.
In questo contesto, anche in considerazione della sempre più ridotta disponibilità di risorse pubbliche, è importante individuare modalità innovative di coinvolgimento dell'iniziativa e dei capitali privati, quali il project financing, la promozione immobiliare. È importante individuare interventi da realizzare che siano anche alla portata del sistema imprenditoriale composto in gran parte da imprese di media e piccola dimensione. In questo quadro è importante che le amministrazioni pubbliche e gli strumenti di programmazione e pianificazione sappiano indirizzare anche gli interessi economici, le opportunità di investimento, le spinte alla modernizzazione e allo sviluppo territoriale. È necessario poter cogliere tempestivamente le esigenze della collettività, dando certezze sugli interventi che possono essere realizzati, sulle trasformazioni possibili e soprattutto sui tempi delle trasformazioni. I tempi troppi lunghi dell'amministrazione si sono rivelati fino a oggi non più soste-nibili da un sistema economico moderno e si rischia di perdere decisive opportunità. Per il sistema imprenditoriale il fattore tempo rappresenta un aspetto economicamente rilevante per ogni iniziativa imprenditoriale e condiziona non solo i risultati ma l'avvio stesso delle iniziative. Da parte loro, le imprese hanno bisogno di trovare nel mondo finanziario interlocutori capaci e competenti per individuare le tipologie di finanziamento più idonee per le loro operazioni imprenditoriali. Gli istituti di credito devono essere pronti a recepire le esigenze delle imprese prestando particolare attenzione per gli investimenti più innovativi.
Il credito e la finanza possono rappresentare fattori propulsivi per l'attività imprenditoriale e dei processi di sviluppo e di valorizzazione del territorio. Gran parte delle nostre imprese, supportate anche dal nostro sistema associativo, ha fatto molto per adeguarsi, per tempo, ai nuovi parametri di Basilea 2, che entreranno in vigore dal 2007. Anche a livello locale è essenziale individuare nuove modalità di dialogo tra il sistema bancario e le imprese, in una logica di fiducia reciproca, puntando alla trasparenza e allo sviluppo più diffuso di strumenti finanziari innovativi (private equity, venture capitai ecc.). Le banche devono diventare partner operativi delle imprese.
Negli ultimi anni si sono sviluppate diverse forme di collaborazione pubblico-privata per la realizzazione e gestione delle in-frastrutture e dei servizi pubblici. Grazie anche alle modifiche legislative più recenti il mercato della finanza di progetto ha mostrato una forte vivacità e trovato nuovo impulso, rappresentando oggi una componente importante del mercato delle infrastnitture in Italia. Il mercato delle concessioni in Italia (comprendente la tradizionale procedura di concessione di costruzione e gestione e quella del promotore), con oltre 2 mila milioni di valore annuo, è circa l'8% del totale dei bandi di gara di opere pubbliche. Si tratta in gran parte di interventi di dimensioni contenute e discretamente diffusi sul territorio. Una maggiore attenzione dell'amministrazione negli studi di fattibilità e nella programmazione, in- sieme a tempi più certi nei procedimenti, può determinare un ulteriore sviluppo della finanza di progetto. Inoltre, diventa essenziale un corretto rapporto con il sistema bancario. È certamente rilevante il problema delle garanzie, che è stato sollevato anche dagli stessi istituti di credito. Si è parlato di garanzie sui flussi di cassa, di cessione dei crediti, di costituzióne di ipoteca sull'opera da realizzare, di subentro. Sono tutti aspetti da approfondire insieme. E necessario il contributo propositivo di tutti: l'amministrazione, gli istituti di credito e le imprese, anche per proporre opportune modifiche legislative mirate. Un nuovo ruolo propulsivo per il mercato delle costruzioni stanno assumendo i fondi immobiliari. Le imprese, con il supporto di istituti di credito lungimiranti, possono diventare protagonisti di un nuovo modo di intervenire nelle città. Nei principali centri urbani si stanno sviluppando nuove emergenze e nuove esigenze abitative. Da un lato una parte rilevante della popolazione, che comprende oggi anche i ceti medi, non riesce più ad acquisire il bene casa e manca totalmente un mercato delle locazioni, ulteriormente ridotto dalle recenti dismissioni immobiliari. Dall'altro lato emerge una forte tendenza al miglioramento della qualità abitativa. Su questi argomenti il nostro sistema associati lo ha elaborato proposte innovative che possono coinvolgere in maniera sinergica anche gli istituti di credito. In particolare, ha proposto interventi misti di edilizia residenziale pubblica per la realizzazione di alloggi in affitto a canone sosteni-bile, prevedendo un impegno congiunto delle imprese di costruzione, della pubblica amministrazione e delle banche.
*vicepresidente Ance
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