MOLISE: reperti archeologici scavati a a Piano Fusaro custoditi in uno scantinato a Venafro dì Danìlo Santone 02-AGO-2005 Il Quotidiano, Molise
SAN PIETRO AVELLANA. Un ritrovamento che pone San Pietro Avellana quale punto di riferimento per l'archeologia relativa ad un'epoca ben determinata. Le ventiquattro tombe di epoca Italica e la splendida strada lastricata di età Romana rinvenute in località Piano Fusaro durante lo scavo di un metanodotto sono la conferma che il territorio sanpietrese rappresenta uno dei capisaldi storico-archeologici dell'alto Molise. Questo ritrovamento potrebbe però subire analoga sorte di quelli precedenti. Infatti i reperti rinvenuti - quarantotto cassette contenenti vasellame, ossa, pugnali, fibule ed anelli -sono in attesa di trovare una sede definitiva, che però potrebbe non essere il Museo di San Pietro Avellana.
Tale preoccupazione viene sollevata dai membri della locate Associazione Culturale "Ad Pyr" che sperano in una valorizzazione Iocole delle emergenze archeologiche rinvenute. Tutto il materiale è stato consegnato alla Soprintendenza del Molise che ha provveduto a sistemarlo in un deposito di Venafro. "Quel materiale deve essere portato nel Museo di San Pietro Avellana - dicono decisi dall'Associazione Ad Pyr - idoneo a conservare e valorizzare i reperti finora rinvenuti.
Siamo preoccupati perché potrebbero ripetersi le stesse cose del passato quando, per trascuratezza ed indifferenza, è stato portato altrove tutto ciò che qui era stato rinvenuto. A tal proposito la cittadinanza sanpietrese è impegnata perché queste scoperte possano essere tutelate e valorizzate in loco attraverso la creazione di una zona archeologica inserita in un ampio progetto di Parco.
I costi per concretizzare il tutto - dicono ancora dall'Associazione — sono certamente più bassi di ciò che si spenderebbe per chiudere lo scavo, così come intende fare la Soprintendenza.
Ci auguriamo che non si prosegua come nel passato quando, per indifferenza, superficialità e trascuratezza di chi doveva tutelare tali ritrovamenti si è volutamente ignorato il prezioso patrimonio archeologico rinvenuto qui a San Pietro. Questa volta tutte le istituzioni,a vario livello, hanno l'obbligo, oltre che la responsabilità, di tutelare e valorizzare la scoperta senza nascondersi dietro le scuse più banali. È tempo di impegnarsi di fronte alla cittadinanza locale - dicono perentori i membri del sodalizio - facendo in modo che questo nostro patrimonio storico ed archeologico costituisca finalmente un vanto per tutti noi sanpietresi"
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