Cartelloni davanti ai monumenti - Appello alla Sovrintendenza 02 AGO 2005 Il Giornale dì Napoli
LEGAMBIENTE. «QUATTRO SONO STATI PIAZZATI VICINO IL MASCHIO ANGIOINO»
Emergenza cartellone selvaggio, anche piccolo, nel centro storico di Napoli, a ridosso dei monumenti più importanti della città. La denuncia viene da Legambiente Napoli, il cui presidente, Michele Buonomo, ha inviato una lettera al soprintendente per i Beni architettonici: «I manifesti abusivi assieme a tanti dei cartelloni e totem disseminati nella città storica e nei pressi di monumenti sono le maggiori cause di deturpamento del paesaggio urbano a Napoli e quelli più piccoli, che dovevano essere meno invasivi, si stanno rivelando i più pericolosi. Chi gira per Napoli - argomenta Buonomo - infatti, è martellato da queste immagini fin da quando arriva alla stazione, ma anche dentro la città storica sono ormai dappertutto, e spesso anche a ridosso di monumenti e di capolavori d'architettura. Questo è il caso di Castel Nuovo, dove recentemente in meno di 100 metri sono stati installati piccoli cartelloni pubblicitari». Purtroppo, continua la denuncia ambientalista, «la parte pregiata e simbolica della città è preda del degrado non solo illegale ma addirittura di quello legale; eppure il testo unico al codice dei Beni Culturali e del Paesaggio vieta la collocazione o l'affissione di cartelli di pubblicità sugli edifici e lungo le strade site nell'ambito o in prossimità di beni culturali previo parere della sovrintendenza. La collocazione dei quattro piccoli cartelloni sistemati intorno a Castel Nuovo - spiega il presidente di Legambiente Napoli- hanno un valore pubblicitario esponenziale per chi si occupa di pubblicità, esse infatti, presumibilmente, sono collocate in quel posto pensando anche agli sguardi attenti di turisti e alle loro foto che riprenderanno la pubblicità dei cartelloni con lo sfondo del Maschio Angioino. Questo è un tipo di scelta che non si colloca nella direzione della valorizzazione dei beni culturali ma in quella della valorizzazione della invadente pubblicità». E l'associazione chiede «una rivisitazione in chiave di tutela dei beni di tutta l'impiantistica della cartellonistica pubblicitaria e l'immediata rimozione dei quattro cartelloni pubblicitari posti intorno al Maschio Angioino».
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