Riqualificazione più vicina per i centri storici minori 29-07-2005 Il sole 24 ore
ROMA ■ Promuovere la riqualificazione di porzioni dei centri storici individuate dai comuni, attraverso il coinvolgimento dei privati, con il concorso di un fondo statale di 75 milioni di euro destinato alla realizzazione di opere pubbliche in quelle stesse zone. È questa la finalità del disegno di legge per il recupero dei centri storici dei comuni di dimensioni medie e piccole che, dopo aver ottenuto nei giorni scorsi il via libera dalla Camera, sarà esaminato al Senato, dalla Settima (Beni culturali) e dalla Tredicesima commissione (Lavori pubblici), subito dopo la pausa estiva per l'approvazione definitiva. Nel merito, viene istituito un fondo nazionale che per ciascuno degli anni 2005, 2006 e 2007 avrà una dotazione di 25 milio- ni di euro. La somma verrà destinata alla realizzazione di opere pubbliche (o di interesse pubblico) all'interno dei centri storici, come la manutenzione straordinaria dei beni pubblici, il miglioramento dei servizi urbani, gli interventi di consolidamento statico e antisismico degli edifici storici. A regime, dal 2008, il fondo sarà rifinanziato individuando meccanismi pluriennali di spesa. Saranno i comuni ad individuare all'interno del perimetro dei centri storici e negli insediamenti urbanistici, zone di particolare pregio dal punto di vista della tutela dei beni architettonici e culturali, dove realizzare gli interventi integrati. Sono escluse dal provvedimento le aree metropolitane, mentre un terzo dei finanziamenti è riservato a riqualificazioni da realizzare in Comuni fino a 5mila abitanti. Per questi piccoli comuni, con un decreto del ministro delle Infrastnitture, di concerto con il ministro per i Beni culturali (da emanare entro 3 mesi dall'entrata in vigore della legge), sono individuati gli insediamenti ai quali assegnare il marchio di "borghi antichi" d'Italia. I privati, dal canto loro, si ritiene saranno incentivati ad intervenire potendo anche contare sulla detrazione fiscale del 36% sulle ristrutturazioni edilizie e sull'aliquota Iva ridotta al 10% per interventi di manutenzione. «L'obiettivo del fondo statale è quello di agire da moltiplicatore di risorse — spiega il primo firmatario del Ddl, Tino Iannuzzi (Margherita) — favorendo il coinvolgimento dei privati. Grazie ai vantaggi legati alla riqualificazione dell'area compiuta con investimenti pubblici, infatti, siamo convinti che i privati saranno spinti a ristrutturare gli immobili potendo già beneficiare degli incentivi fiscali». II disegno di legge che passa all'esame del Senato unifica i Ddl presentati in precedenza da Margherita, Ds e An. «Abbiamo dato una risposta legislativa al tema della riqualificazione dei centri storici — aggiunge Iannuzzi — attraverso uno strumento innovativo, quale l'intervento integrato pubblico-privato». G.POG.
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