Tutti chiamati a sostenere il patrimonio culturale Ledo Prato Il Giornale di Vicenza, 1 agosto 2005
Con le «Giornate dell'Arte» in venti città si raccoglieranno fondi per il restauro dei beni artistici
Un Paese senza orgoglio nazionale, senza senso civico. E' il ritratto dell'Italia che ci viene spesso riproposto. Ma ci sono milioni di cittadini che ogni giorno aprono la loro vita alte relazioni, al lavoro quotidiano, qualunque esso sia. A questa Italia sono rivolte le "Giornate dell'Arte" per raccogliere fondi da destinare al restauro dei beni culturali, presentate a Roma dalla Fondazione CittàItalia, alla presenza del Ministro perì beni culturali, Rocco Buttiglione e di Giuseppe De Rita, Presidente della Fondazione. Si svolgeranno dal 24 settembre al 2 ottobre in collaborazione con la Rai, il sostegno della Commissione Nazionale di Unesco Italia e di primarie aziende riunite m un apposito Comitato. Nel messaggio del Presidente della Repubblica un forte richiamo all'unicità dell'Italia e alla funzione del patrimonio culturale, sia per la crescita civile che economica. Una scelta coraggiosa quella della Fondazione (cui aderiscono più di venti città italiane, fra cui Verona, alcune fondazioni di origine bancaria e l'Associazione Mecenate 90). E De Rita ne ha spiegate le ragioni. Il Paese sembra oggi tutto concentrato sulla ricerca della sicurezza, con poca voglia di investire sul futuro. L'arte, la creatività sono invece i fondamentali del futuro. Una iniziativa quindi in controtendenza che vuole richiamare i cittadini italiani ad uscire da un certo torpore, a riscoprirsi costruttori di futuro. Nonostante tutto quello che ci succede attorno. Nel difficile tempo che viviamo, è stato detto, non dobbiamo smarrire il senso della nostra storia, rinunciare alle nostre radici, alla cultura, all'arte che abbiamo ricevuto in eredità e che consideriamo patrimonio dell'umanità. L'arte è parte della nostra vita quotidiana, segna la nostra identità e alimenta l'unicità dell'Italia. La Campania di comunicazione che è stata presentata (molto apprezzata dai numerosi ospiti presenti) induce a riflettere su un punto: cosa sarebbe l’Italia senza il suo patrimonio culturale? Cosa sarebbero lei,'mostre-città, i nostri borghi, fl nostro paesaggio? Sarebbe forse un' Itala senza Mentita. Per fortuna oggi non corriamo questo rischio. Ma per scongiurarlo definitivamente Fondazione CittàItalia ci sollecita a manifestare concretamente il nostro senso civico, il nostro orgoglio nazionale e fa appello ad associazioni, gruppi, enti, singoli cittadini. Le donazioni si possono fare effettuando versamenti sul conto corrente bancario e quello postale e, dai primi di settembre, inviando un SMS solidale. E in venti province italiane (fra cui Verona) sono state istituite lotterie provinciali dall' indovinato titolo "Dona e Vinci". Si potranno acquistare biglietti al prezzo di 1 euro e, altra novità interessante, si potrà indicare alla Fondazione il bene culturale del proprio territorio che si ritiene debba essere restaurato. Insom-ma una grande consultazione popolare sullo stato di salute del nostro patrimonio. Nel mese di settembre sarà organizzato un "David Tour". Di che si tratta. La campagna di comunicazione utilizza la grande statua del David di Michelangelo a cui provocatoriamente $ stata "tagliata" una gamba. Si ribadisce così un concetto: il nostro patrimonio artistico e culturale, se non opportunamente protetto, è a rischio e potrebbe sparire. Copia della statua sarà portata in giro nelle città e sarà una occasione per eventi e manifestazioni a sostegno della Campagna. Il Ministro Buttiglione, nell'esprimere apprezzamento e condivisione per l'iniziativa, ha ribadito che le risorse pubbliche non riusciranno a garantire la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio ma, ha aggiunto, non potranno più esserci tagli alla spesa in questo settore.
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